La posizione podalica del feto è un fenomeno abbastanza comune, e fortunatamente esistono diversi metodi naturali per aiutare il bambino a girarsi con un’efficacia che va dal 70 al 90% dei casi. Il periodo migliore per intervenire con questi metodi è dalla 32ma alla 37ma settimana di gestazione. Poichè il feto è in grado di sentire i suoni provenienti dall’esterno dell’utero, uno dei metodi può essere quello di posizionare degli auricolari che diffondono musica (magari quella che ha ascoltato durante la gravidanza) o ancora meglio la voce della mamma, nella parte bassa dell’addome, incoraggiando il feto a muoversi verso i suoni, lasciando così la posizione podalica.
Oppure si può utilizzare la moxa (un sigaro fatto con foglie di artemisia che serve a scaldare un punto preciso) sui mignoli dei piedi. Entrambi i metodi danno migliori risultati se effettuati con la madre in posizione supina e con le anche rialzate dal pavimento di almeno 30 cm, sostenuta da cuscini larghi, oppure con le gambe appoggiate sul sedile di una sedia in modo da avere il bacino sollevato da terra (tenendo sempre cuscini sotto la schiena come sostegno).
Praticando uno o entrambi i metodi (moxa o ascolto musicale/vocale) in questa posizione per due o tre volte al giorno per circa 10-15 minuti ciascuna, entro breve tempo nella maggior parte dei casi si ottengono i risultati sperati. Esistono anche alcuni rimedi omeopatici efficaci nel modificare la presentazione podalica: quello più utilizzato è la Pulsatilla. Interessante è poi sapere che a volte oltre a impedimenti reali al posizionamento cefalico possono subentrare anche motivi ben diversi, tra cui alcuni, secondo la psicologia prenatale.