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Come distinguere le perdite da impianto dalle mestruazioni: la guida

Se nelle prime settimane di gravidanza si hanno delle perdite ematiche, si pensa subito all'arrivo delle mestruazioni, ma non sempre è così.

Nelle prime settimane di gravidanza possono comparire delle lievi perdite di sangue, che potrebbero far pensare all’arrivo delle mestruazioni; quando invece la gravidanza ha già avuto luogo, in una percentuale di casi può dare luogo a delle perdite di sangue; si chiamano perdite da impianto: come distinguere dunque le perdite da impianto dalle mestruazioni vere e proprie?

Come distinguere le perdite da impianto dalle mestruazioni

Innanzi tutto cerchiamo di capire che cosa sono le perdite da impianto e perché avvengono: quando l’ovulo dopo essere stato fecondato scende dalle tube di Falloppio per raggiungere la parete uterina. Una volta raggiunta la cavità uterina l’ovulo fecondato cerca di annidarsi e crescere nei mesi successivi fino al parto, questo annidamento può provocare delle piccole lesioni ai vasi sanguigni dell’utero o lievi traumi dei tessuti che subiscono una fisiologica modificazione per accogliere l’embrione, con un conseguente sanguinamento. Sono dunque perdite di sangue causate dall’impianto dell’ovulo fecondato nella cavità uterina della donna, del tutto fisiologiche quando avvengono..

Quando questo accade, ma avviene solo in una bassa percentuale dei casi che si aggira attorno al 30 % delle gravidanze, accade una o due settimane dopo la fecondazione, quindi tre o quattro settimane dopo le ultime mestruazioni ed è spesso motivo di allarme per la donna che desidera una gravidanza, poiché fa pensare all’arrivo del ciclo e dunque a una mancata gravidanza.

Perdite da impianto o mestruazioni?

Ma come si fa a distinguere le perdite da impianto dalle vere e proprie mestruazioni? Ci sono alcune caratteristiche da tenere presenti per non farsi prendere dal panico e non pensare subito al peggio.

Innanzitutto si deve prendere in considerazione la durata: le perdite da impianto durano di solito solo 48 ore. Poi non provocano dolore addominale o mal di testa, caratteristiche che accompagnano molte donne nel ciclo mestruale, e dunque l’assenza di dolori caratteristici del ciclo mestruale sono un segnale.

Inoltre bisogna considerare la quantità di sangue: le perdite da impianto rimangono sempre più o meno uguali, non aumentano dopo il primo giorno come avviene con il ciclo mestruale.

Il colore è in genere meno intenso delle perdite ematiche delle mestruazioni, tendente al rosa e hanno una maggiore viscosità, per la presenza di muco vaginale.

Cosa fare nel caso di perdite da impianto?

La prima cosa da fare per essere sicure che non si tratti di mestruazioni è un test di gravidanza. Una volta avvenuto l’annidamento infatti, il corpo inizia a produrre la gonadotropina corionica (Beta HGC), l’ormone che rende positivi i test di gravidanza.

Se il test è positivo e si è comunque in apprensione, una visita dal proprio ginecologo è da fissare subito. Solo un medico con i dovuti accertamenti ecografici potrà rassicurare la paziente su ciò che sta accadendo all’interno del suo utero, e controllare che l’impianto sia avvenuto nella cavità uterina senza problemi.

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