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Si può ben affermare che educare un figlio non è un compito affatto facile. Quando si diventa genitori, spesso, ci si sente felici ma anche sopraffatti da mille paure, perché si pensa di essere incapaci di educare o che alcune situazioni potrebbero sfuggire di mano. I bambini hanno un proprio carattere, più o meno difficile, e certamente non vengono al mondo con un manuale d’istruzione allegato, ecco perché è utile sapere come educarli correttamente e soprattutto imparare come dire no ai figli in certe situazioni.
Come dire no ai figli: le cose da sapere
Ogni genitore deve capire da sé, come crescere il proprio figlio perfettamente, facendogli percorrere fin dai suoi primi attimi di vita la strada giusta, in modo da farlo divenire un adulto con dei valori e dei sani principi. Ecco perché è importante intervenire fin da subito e cercare di non viziare i figli pensando erroneamente di dare a loro la vera felicità . È importante che il genitore non accontenti sempre il proprio bambino, anche se spesso potrebbe aver difficoltà perché pensa di far del male al proprio figliolo. In caso contrario, un genitore potrebbe sentirsi in colpa a dire di no, anche se le motivazioni possono essere più che giustificate, come il fatto di non poterselo permettere.
Cosa devono insegnare i genitori ai propri bambini?
Per prima cosa, tutti i genitori devono insegnare ai propri bambini che non tutto gli è dovuto, ma purtroppo tante coppie cedono ai capricci dei figli. Questo può succedere per una serie di motivi, ma soprattutto mancanza di tempo e troppi impegni personali. Sarebbe opportuno che il padre e la madre si occupassero di più della loro prole, regalando così la loro presenza e non tutto quel che di materiale i piccoli potrebbero desiderare.
Quali sono i 5 modi per dire no a tuo figlio
Ecco cinque consigli pratici:
1) Creare una relazione genitore-figlio basata sul dialogo: in questo modo è possibile parlare liberamente con il figlio per fargli capire che quello che desidera non sempre si può avere, senza necessariamente precludergli la possibilità di averlo;
2) Stabilire un clima di sostegno, affetto e rispetto all’interno del rapporto: è bene mostrare un atteggiamento reciproco di stima e di riguardo, in modo da rendere la situazione facile da affrontare e facilitando l’accettazione del “no” da parte del figlio,;
3) Non rispondere d’impulso alle richieste del figlio: i bambini e i ragazzi hanno bisogno di una spiegazione ragionevole che giustifichi la scelta fatta. Il genitore deve rendere educativo il suo “no”, facendo capire al figlio che comprende la sua richiesta, ma ha scelto di dire di no per il suo bene e non per ferirlo;
4) Ascoltare il figlio, in modo da comprendere quello che sta esprimendo e andando oltre la semplice richiesta: molto spesso i genitori danno una risposta senza ascoltare tutto ciò che i figli hanno da dire, tanto da creare in loro rancore e delusione. Se il bambino o il ragazzo percepisse un tentativo di comprensione da parte della madre e del padre non gli risulterebbe particolarmente antipatica un’eventuale negazione;
5) Non cambiare idea, soprattutto si ha già dato istintivamente una risposta, perché si perderebbero così autorevolezza e credibilità : è bene sapere che con i figli bisogna sempre mantenere coerenza e toni calmi ma assertivi, senza urlare e perdere la pazienza.