Come dare da mangiare al bambino sull'aereo? Consigli, suggerimenti e regolamentazioni delle compagnie aeree.
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State per partire con tutta la famiglia e non avete idea di come dare da mangiare al bambino sull’aereo? In base alla sua età le compagnie aeree prevedono regolamenti su cosa è possibile portare a bordo dell’aereo in fatto di cibo e bevande. I bambini sono accettati da tutte le principali compagnie aeree che dedicano ai piccoli viaggiatori attenzioni particolari anche per nel momento del pasto.
I bambini possono iniziare a volare già dalle prime settimane di vita, ma ogni compagnia stabilisce qual è il momento giusto per iniziare a volare.
Molte compagnie aeree, infatti, accettano neonati di una settimana di vita, altre dai 15 giorni in poi, altre più tardi ancora.
Sopratutto per viaggi aerei medio-lunghi, è consigliabile tuttavia attendere i 5-6 mesi. In questo periodo, infatti, la gestione del volo insieme al piccolo è sicuramente più semplice rispetto alla sua gestione quando è più piccolo.
Le compagnie aeree distinguono i bimbi che viaggiano i aereo tra “Infant” (dai 0 ai 23 mesi) e “Child” (24 mesi-11 anni). Mentre i primi non hanno diritto a un posto a sedere proprio e devono viaggiare in braccio al genitore, i secondi hanno un posto prenotato per loro.
Ogni bambino ha diritto al proprio bagaglio a mano che non deve superare mai i 10 kg. Qui si può tenere l’occorrente per il piccolo, dal cambio alla pappa.
I bambini rientranti nella categoria “Infant” possono essere allattati in volo oppure nutriti in altro modo.
Il bagaglio a mano del bambino, in deroga a quanto previsto per il litro di liquidi concesso agli adulti, può contenere ciò che serve a dare da mangiare al bambino sull’aereo, liquidi compresi. In questo caso via libera a portare con sé latte, omogenizzati, succhi, camomilla.
Non è consentito portare bottiglie d’acqua che possono essere acquistate a bordo o una volta superati i controlli.
In volo si possono scaldare acqua per latte in polvere, biberon, pappe in piccole dimensioni.
I neonati allattati al seno o nutriti con biberon, naturalmente, possono essere nutriti quando lo richiedono.
Si consiglia di allattare o dare il biberon anche durante le fasi di decollo e atterraggio. In questi momenti, infatti, i bambini più piccoli (come gli adulti) possono avvertire le orecchie tappate.
Ciò avviene per i repentini cambi di pressione dell’aereo. Per ovviare al problema è consigliato far succhiare il seno o dal biberon i viaggiatori neonati o piccoli.
Se però i bimbi non vogliono mangiare in questi momenti, offritegli il ciuccio. Succhiandolo, eviteranno l’otturazione alle orecchie.
Se il vostro bimbo si nutre con latte artificiale è consigliabile, quando si vola, scegliere quello già in bottiglia rispetto al latte in polvere.
Anche se le compagnie offrono il proprio servizio per la preparazione e il riscaldamento del latte per i piccoli viaggiatori, quello già pronto in bottiglia è più pratico.
Una pratica alternativa è preparare tanti biberon quanti sono necessari al bambino per la durata del volo. In questo caso vi basterà chiedere al personale in volo di scaldarli.
Ogni altro cibo per bambini è ammesso. Potrebbe però esservi richiesto, al momento dei controlli di sicurezza, di provare voi stessi il cibo.
Per questo è consigliabile portare con voi vasetti con tappi così da richiuderli con maggiore facilità rispetto ai contenitori in cartone.
Per viaggiatori più grandicelli, rientranti nella categoria “Child” è previsto un pasto regolare, come quello degli adulti.
Se però i genitori preferiscono un menù più semplice di quello degli adulti, è possibile prenotarlo 48 ore prima del volo o al momento dell’acquisto dei biglietti.
Le confezioni in cui vengono serviti i pasti ai bambini sono colorate e divertenti. In alcuni casi, inoltre, insieme al menù molte compagnie danno ai bambini anche un foglio e dei colori da usare in volo per distrarli.
Questi accorgimenti possono essere differenti da compagnia a compagnia.
Dal decollo, al volo, all’atterraggio si susseguono variazioni di pressione dell’aria che possono causare congestione nasale e accumulo di liquidi nelle trombe di Eustachio.
Quando ciò avviene le orecchie ne risentono, avvertendo brusii o si tappano. Nei bambini questo può portare allo sviluppo di infezioni alle orecchie.
Anche mal di testa, nausea, vomito, vertigini e sudorazione eccessiva costituiscono una risposta dell’organismo ai movimenti dell’aeromobile.
Questo malessere nei bambini può spaventarli.
Tenere con sé qualcosa di secco da mangiare, come cracker e grissini può aiutare a tenere sotto controllo la nausea.
Anche il bere fa bene in quanto mantiene umidi i passaggi nasali impedendone l’eccessiva secchezza.
Masticazione e deglutizione favoriscono, inoltre, l’apertura delle trombe di Eustachio, impedendone l’accumulo di liquidi.
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