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Il progesterone, l’ormone prodotto dall’organismo delle donne, spesso si manifesta con livelli superiori alla norma. Questo può comportare dei problemi e delle anomalie a cui si può rimediare. Ci sono dei rischi? Come funziona l’esame del progesterone? Cosa bisogna fare per normalizzarne i livelli?
Cos’è il progesterone e a cosa serve
Il progesterone è un ormone steroideo femminile di rilevante importanza. Può essere prodotto da zone diverse: dalla placenta nei primi tre mesi di gravidanza, dalle ghiandole surrenali, dal corpo luteo che, dopo l’ovulazione, comincia a produrre quantità superiori di progesterone per preparare l’utero a un’eventuale gravidanza. Non è solo la donna, a dire il vero, che produce questo ormone. Anche nell’uomo il progesterone viene prodotto, nello specifico dalle cellule testicolari di Leydig.
La funzione peculiare dell’ormone è senz’altro quella di preparare l’utero alla gravidanza e di proteggere l’embrione durante tutto il periodo della gestazione. È proprio per questo motivo che la sua produzione compare nella prima fase dell’ovulazione e aumenta in base alla crescita del feto, indipendentemente dal suo stato di salute. Nel periodo della fertilità il progesterone è un ottimo indicatore per valutare l’andamento del ciclo mestruale e monitorare l’ovulazione della donna.
Qual è l’esame da effettuare
L’esame viene prescritto dal medico per monitorare la funzionalità della placenta durante i nove mesi della gravidanza, in caso di sospetto di tumore ai testicoli o alle ghiandole surrenali, per valutare l’ovulazione e il rischio di aborto spontaneo. In generale, vengono considerati normali i seguenti valori:
- 0.005 – 0.15 ng/mL negli uomini adulti;
- 0.06 – 0.9 ng/mL nelle donne adulte pre ovulazione;
- 1.8 – 24 ng/mL nelle donne adulte post ovulazione;
- 0.05 – 0.89 ng/mL nelle donne in menopausa.
Progesterone alto
Il sintomo principale di un aumento del progesterone è sicuramente la stanchezza, perché il cervello diminuisce l’attività di alcuni recettori, ma anche cambiamenti repentini dell’umore, secchezza vaginale, dolore al seno, caviglie e piedi gonfi, perdita dell’interesse sessuale. Nel caso di valori troppo alti rispetto alla norma, si devono considerare queste ipotesi: presenza di una gravidanza, mancata espulsione della placenta dopo il parto, tumore ovarico o del surrene, cisti ovarica, iperplasia, pubertà precoce. Se l’aumento del progesterone è causato dalle fasi del ciclo mestruale che si stanno attraversando, non vi è nulla da temere.
Come curarlo in caso di livelli alti
Per bilanciare i livelli del progesterone bisogna consultare il proprio medico. Particolarmente efficace rimane sempre la terapia ormonale, soprattutto nel caso in cui la donna è in menopausa. Ma esistono dei rimedi naturali come l’utilizzo di igname selvatico o dong quai. I più diffusi ed efficaci prodotti a base di progesterone naturale sono disponibili sotto forma di creme, oli o speciali applicatori. Il progesterone viene prima assorbito nello strato di grasso sottocutaneo per essere poi uniformemente diffuso in tutto l’organismo attraverso la circolazione.