Crescere un figlio unico o una figlia unica può sembrare all’apparenza più semplice e meno impegnativo che allevare più figli perché bisogna pensare alle esigenze di uno solo e preoccuparsi solo per lui, ma in realtà nel rapporto figlio-genitori scattano dei meccanismi psicologici che hanno dei risvolti non proprio positivi. Il bambino che si trova ad aver concentrate su di sé tutte le attenzioni di mamma e papà, da un lato è contento e gratificato perché tutto è per lui e non deve condividere niente con fratelli o sorelle, dall’altro potrebbe sentirsi un po’ oppresso perché è l’unico a dover soddisfare le aspettative degli adulti e ha paura di deluderle. Molti genitori, infatti, tendono a proiettare sull’unico erede i loro sogni di realizzazione, immaginano per lui il futuro che magari avrebbero voluto per loro e perciò i figli unici diventano perfezionisti e ansiosi e non riescono ad essere sereni. Voi genitori dovete tener presente che vostro figlio è semplicemente un bambino o un ragazzo come tutti gli altri, con i suoi pregi e con i suoi difetti e non la vostra possibilità di riscatto e di redenzione, dovete cercare di capire quali sono le sue inclinazioni e incoraggiarlo a percorrere la strada che vuole, in base alle sue capacità, insegnandogli che non sempre si può essere il migliore, che nessuno è perfetto e che nella vita si può anche perdere e sbagliare e che ci si può rialzare senza sentirsi dei falliti.
Attenzione a non viziarlo, sbagliate se pensate che sia giusto soddisfare ogni suo capriccio e desiderio, perché è il vostro amato cucciolo che potete coccolare sempre, così vostro figlio diverrà egocentrico e pretenderà sempre di più da voi, diventando un piccolo dittatore. Imparate a dire di no ogni tanto, perchè capisca che non tutto gli è dovuto e che quello che desidera va guadagnato. Per esempio potete promettergli che gli comprerete il giocattolo che chiede solo se si sarà impegnato a scuola e se avrà una buona pagella. In questo modo apprezzerà maggiormente i vostri regali e tutto quello che già possiede e si comporterà in maniera umile. Un altro aspetto negativo dell’essere figli unici è l’avere sempre mamma e papà a disposizione e pronti a risolvere tutto. Lasciate che il vostro bambino impari a fare da sé, ad essere autonomo, a sbagliare e a rimediare da solo, non intervenite ad ogni minima difficoltà, affinché sviluppi una certa capacità di problem solving, che sicuramente sarà utile nella vita. Un primo passo potrebbe essere permettere che gestisca la sua cameretta da solo, che la tenga in ordine come vuole lui, per far sì che impari ad essere responsabile delle sue cose.
Dato che non hanno fratelli e né sorelle e che vivono da soli tra gli adulti, i figli unici spesso sono molto solitari e tendono a creare degli amici immaginari e dei legami con degli oggetti inanimati, tipo un peluche o una bambola che considerano il loro amico o la loro amica del cuore. I bambini hanno bisogno di relazionarsi con i coetanei, per cui fate in modo che il vostro bimbo svolga delle attività, oltre la scuola, in cui ha la possibilità di incontrare nuovi amici, che pratichi uno sport o s’inscriva ad un gruppo scout, cosicché si senta meno solo e diventi più socievole. Essere genitori non è un compito facile, ma se s’impara a gestire bene il proprio ruolo, passo per passo, giorno per giorno, può essere un’esperienza davvero meravigliosa.