Con pazienza e flessibilità, ogni genitore può gettare le basi per una vita di felicità.
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Ciò che serve per crescere un bambino felice potrebbe sorprendervi. Gli esperti di sviluppo infantile che studiano l’argomento dicono che la felicità non è qualcosa che si dà ai bambini: è qualcosa che si insegna loro. Edward Hallowell, psichiatra, dice che i bambini troppo indulgenti – sia che vengano tempestati di giocattoli sia che vengano protetti dal disagio emotivo – hanno maggiori probabilità di diventare adolescenti annoiati, cinici e senza gioia.
“I migliori predittori della felicità sono interni, non esterni”, dice Hallowell, che sottolinea l’importanza di aiutare i bambini a sviluppare una serie di strumenti interiori su cui possono contare per tutta la vita. La buona notizia è che non c’è bisogno di essere un esperto in psicologia infantile per impartire la forza interiore e la saggezza necessarie per superare gli alti e bassi della vita. Con pazienza e flessibilità, ogni genitore può gettare le basi per una vita di felicità.
Il vostro bambino è probabilmente molto bravo a mostrarvi quando qualcosa lo rende felice o triste. Il suo viso si illumina in un enorme sorriso quando tornate a casa, o singhiozza incontrollabilmente quando non riesce a trovare la sua amata coperta. Tuttavia potreste ancora chiedervi se, nel complesso, è soddisfatto.
I segni sono di solito evidenti: un bambino felice sorride, gioca, mostra curiosità, mostra interesse per gli altri bambini e non ha bisogno di stimoli costanti. Al contrario, dice Hallowell, i segni di un bambino infelice sono chiari: si isola, è tranquillo, non mangia molto, non si fa coinvolgere spontaneamente dagli altri bambini, non gioca, non fa domande, non ride e non sorride, e ha un linguaggio molto scarno. A volte potrebbe perfino rifiutare il vostro affetto.
Se avete un bambino naturalmente timido o introverso che non ride o interagisce molto, questo non significa che sia infelice. La timidezza non è la stessa cosa della tristezza, ma dovrete lavorare di più per leggere i suoi segnali. Hallowell dice di essere consapevoli di qualsiasi cambiamento importante nel comportamento – diventando più isolato o timoroso – che potrebbe suggerire che sta avendo problemi a cui dovreste prestare attenzione.
Paul C. Holinger, professore di psichiatria, ha identificato nove “segnali” innati che i bambini usano per comunicare i loro sentimenti. Anche voi potete riconoscere questi segnali nel vostro bambino. Due dei segnali, “interesse” e “divertimento”, sono sentimenti positivi, mentre i segnali negativi, specialmente “angoscia”, “rabbia” e “paura”, si sommano a un bambino infelice.
Il vostro bambino probabilmente ha i suoi modi per mostrarvi quando sta attraversando un momento difficile. Alcuni bambini possono isolarsi, altri possono fare i capricci e altri ancora possono diventare appiccicosi. Imparando a conoscere il temperamento di vostro figlio, imparerete meglio a riconoscere i segnali che qualcosa non va nel suo mondo.
Anche se l’intrattenimento non-stop e il gelato per cena possono sembrare il sogno di ogni bambino, ciò che in realtà rende il vostro bambino più felice è molto più semplice: voi. Questa è la prima chiave per crescere un bambino felice, secondo Hallowell. “Connettiti con loro, gioca con loro”, consiglia. “Se ti diverti con loro, loro si divertono. Se crei quella che io chiamo “infanzia connessa”, questo è di gran lunga il miglior passo per garantire che il tuo bambino sia felice“.
Il gioco crea gioia, ma è anche il modo in cui il vostro bambino sviluppa abilità essenziali per la felicità futura. Il gioco non strutturato gli permette di scoprire ciò che ama fare – costruire torri con i blocchi, giocare all’ospedale con i suoi animali di pezza – che può indirizzarlo verso interessi che avrà per tutta la vita.
La ricetta di Hallowell per crescere un bambino felice include una svolta sorprendente: le persone felici sono spesso quelle che hanno acquisito una competenza. Per esempio, quando il vostro bambino si esercita a lanciarvi una palla, impara dai suoi errori, impara la persistenza e la disciplina, e poi prova la gioia di avere successo grazie ai suoi stessi sforzi.