1. Ricordate la vostra adolescenza o, se proprio non ci riuscite, fatevi rinfrescare la memoria dai vostri amici a su come eravate ai tempi della vostra prima cotta. Non siate intolleranti, quindi. Se la fidanzata di vostro figlio non vi piace, non fate l’errore di impedergli di vederla, o rischierete che lui non vi parli più per il resto della sua adolescenza. Sforzatevi di conoscerla meglio, magari invitandola a casa vostra. Potreste scoprire che i vostri timori erano infondati.
2. Stabilite dei confini. I figli hanno diritto alla loro privacy, ma anche i genitori! Dato che sorprendere il proprio figlio mentre si sbaciucchia non è il massimo, stabilite quali sono i luoghi della casa in cui preferite restare da soli e quali sono quelli in cui può stare con la sua dolce metà.
3. Siate disponibili. Ci sono amori adolescenziali che sfociano in un matrimonio ed altri che naufragano miseramente dopo poco tempo. Siate, dunque, pronti a consolare vostro figlio e a stargli vicino. Non fategli pressione se non si confida con voi, ricordategli piuttosto che siete pronti a parlare dei suoi dubbi e delle sue delusioni in ogni momento. In ogni caso, ricordate che nella sua vita ci sono sicuramente altri adulti o amici con cui parla volentieri.
4. Affrontate il discorso del sesso. E’ risaputo che al giorno d’oggi gli adolescenti siano informati su sesso e contraccezione, ma la prudenza non è mai troppa. Rispettate la sua privacy, ma tenete comunque presente che vostro figlio potrebbe sentirsi a disagio all’idea di comprare i preservativi. Superate il vostro imbarazzo e forniteglieli voi stessi, o in futuro potreste trovarvi alle prese con una gravidanza indesiderata o delle malattie sessualmente trasmissibili.
5. Insegnategli il rispetto verso se stessi e gli altri. Insegnate a vostro figlio come essere gentile quando rifiuta qualcuno o quando conclude una relazione, spiegategli che non c’è nulla di male a non essere d’accordo con la massa e che non deve farsi convincere dagli altri a fare qualcosa che non si sente di fare, perché ognuno ha i suoi tempi ed è giusto così.