Quando si parla di bulimia, ci sono alcuni campanelli d'allarme che dovrebbero subito destare preoccupazione nei genitori: alcuni consigli per capire se tua figlia è bulimica.
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Il problema della bulimia affligge molte giovani ragazze, le quali fanno di tutto per nascondere il loro disagio. I genitori, però, devono prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio perché si corre il rischio che, una volta che i segnali sono evidenti, sia troppo tardi per intervenire con successo. I sintomi della bulimia sono più difficili da riconoscere da quelli dell’anoressia ma ci sono alcuni segnali riconoscibili: di seguito gli indizi per capire se tua figlia è bulimica.
Un’adolescente che inizia a fare attenzione al suo peso e all’aspetto fisico rientra nella normalità dell’età. Se, però, l’attenzione inizia a diventare ossessione allora bisogna prenderne nota. Uno dei segnali più evidenti è l’abbandonarsi ad abbuffate incontrollate di cibi calorici per poi tornare a regimi alimentari restringenti.
Un altro comportamento al quale si deve fare caso è quello che viene attivato subito dopo pranzo o cena. Se la prima tappa di tua figlia, dopo aver mangiato, è il bagno, c’è la possibilità che ci stia andando per vomitare. Questo succede perché sviluppa dei sensi di colpa per quello che ha mangiato. Un ultimo segnale importante è il repentino aumento di peso (oppure la sua diminuzione). L’effetto yoyo è tipico di chi soffre di bulimia proprio a causa del continuo alternarsi delle citate abbuffate e conseguenti diete ferree.
Ci sono dei veri e propri sintomi tipici della bulimia che possono aiutare i genitori a capire se la propria figlia è caduta in questo tremendo tunnel. Ovviamente, frequenti episodi di vomito sono una spia che deve far aumentare il livello di attenzione. Anche gli attacchi di diarrea devono allarmare perché spesso le ragazzine che soffrono di bulimia assumono purganti e diuretici nella convinzione che possano aiutare a perdere peso.
Una fluttuazione del peso superiore ai 4 kg, sia in eccesso che in difetto, può essere correlata a problemi di bulimia, così come frequenti dolori addominali. Ci sono poi dei segnali non sono strettamente legati alla bulimia che spesso accompagnano questa patologia. Alcuni esempi sono la mancanza di sonno o, al contrario, una propensione a dormire eccessivamente. Vi sono poi anche sbalzi di umore senza un apparente motivo e la diminuzione dei rapporti sociali. Questi sono i tipici sintomi di una depressione incalzante strettamente collegata alla bulimia.
Se si ha il forte sospetto che la propria figlia possa essere bulimica, allora bisogna agire subito. Il primo passo da affrontare è provare a parlare con la ragazza, anche se con molta probabilità negherà tutto perché difficilmente si riesce a parlarne apertamente. È importante non usare un tono accusatorio ma ricordarsi che è importante far sentire alla propria figlia tutta la vicinanza necessaria. Se, però, la situazione è sfuggita di mano è bene rivolgersi ad uno specialista, visto che è una patologia impossibile da affrontare da soli e senza supporto.
Prima, però, meglio programmare un controllo con il medico di base così da effettuare qualche esame di approfondimento per poter escludere qualsiasi altra patologia. Alcuni sintomi, infatti, possono essere in comune con altre malattie e e bisogna essere sicuri di escludere tutte le altre possibilità. Esistono, infine, centri di ascolto specializzati che possono essere di supporto non solo a chi soffre di bulimia ma anche alle famiglie delle pazienti in modo da aiutarli nella gestione della situazione.