Il disegno è una pratica dalla quale si possono capire molte cose di una persona, soprattutto di un bambino. Osservare e interpretare i disegni dei bambini può far capire il loro legame con la famiglia e i loro stati d'animo.
Spesso ai bambini viene chiesto di disegnare per capire come un bambino disegna la propria famiglia. La ragione è per comprendere cosa percepiscono in casa, qual’è la loro posizione all’interno del nucleo familiare e se nutrono gelosia nei confronti di un membro. I bambini sono molto intelligenti e assorbono tutto quello che li circonda. Al tempo stesso sono anche molto indifesi, a loro riesce difficile comunicare tutto a parole e con un semplice disegno provano ad esprimere al meglio il loro stato d’animo.
Le tre fasi di un bambino: quali sono
I simboli presenti nel disegno di un bambino non devono essere presi alla lettera, ma è importante dare una lettura più ampia che prenda in considerazione l’eta del bambino. Prima di capire come un bambino disegna la propria famiglia è fondamentale conoscere le tre fasi che attraversano e che influisce sul loro modo di disegnare e di approcciarsi alla realtà:
- La prima fase è definita “motoria” poiché il bambino, fino ai tre anni, rappresenta semplici scarabocchi attraverso i quali scarica una forte energia. Il raggiungimento del terzo anno di età comporta anche una maturità maggiore nel disegno, ma soprattutto consapevolezza di ciò che si disegna.
- La seconda fase, detta “rappresentativa”, coinvolge i bambini fino ai quattro anni. Il bambino inizia ad essere ancora più razionale e sicuro di sé stesso. I suo disegni diventano comprensibili agli occhi di chi osserva, ma riporta una realtà avvertita secondo gli occhi di un bambino di quattro anni.
- La terza e ultima fase, viene definita “figurativa”. Essa interessa i bambini fino all’undicesimo anno di età. In questa ultima fase, si nota un’evoluzione radicale del bambino. Consapevole, attento e maturo disegna la realtà effettiva la quale è definita “realismo fotografico”, abbandonano il “realismo intellettuale” cioè la realtà che viene percepita secondo il proprio punto di vista.
Come un bambino disegna la famiglia: gli elementi di valutare
Ai bambini a scuola viene chiesto spesso di disegnare la propria famiglia, ma la domanda è: il bambino come disegna la propria famiglia? Osservando il disegno di un bambino, ci sono tante figure che risaltano all’occhio:
- Il primo personaggio. Colui che viene disegnato per primo, è la persona verso la quale il bambino nutre una forte stima, sulla quale può contare e che non l’abbandonerà mai.
- Una persona assente. Questa figura può essere interpretata in diversi modi. Spesso indica un rifiuto nei confronti di una persona o anche un forte sentimento di gelosia che induce il bambino ad allontanarsi.
- Il familiare piccolo. La scelta di disegnare in formato piccolo un familiare nasce dal senso di rivalità che il bambino prova nei confronti di quella persona.
- Il familiare grande. Diversamente dal familiare piccolo, quello grande è colui che, secondo il punto di vista del bambino, prova ad inibirlo ed è la figura prevalente in casa.
- Il familiare escluso. É colui con il quale il bambino non è riuscito, o prova difficoltà, a stabilire un profondo legame. Spesso, può capitare che il familiare escluso sia proprio il bambino, questo avviene quando egli crede di essere cattivo.
- L’albero. Spesso nei disegni di un bambino ritroviamo anche la figura dell’albero. Non è un semplice elemento aggiuntivo del disegno ma è essenziale. Attraverso le radici dell’albero, si manifesta un grande attaccamento alla propria famiglia che è unita da un profondo e forte amore. Contrariamente, la mancanza delle radici indica un grande bisogno di affetto.
Per quanto possa sembrare scontato e superfluo, un semplice disegno è il riflesso delle emozioni di un bambino. Comprenderli è un lavoro arduo e lungo, al termine del quale si è ripagati da un dolce e sincero sorriso.
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