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Con il termine cyberbullismo si fa riferimento a tutte quelle attività che hanno come scopo la denigrazione, pressione, molestia, ricatto o furto d’identità di un malcapitato. Lo scopo dei cyberbulli è quello di isolare la vittima attraverso una pesante, e in genere prolungata, violenza psicologica. Una forma di cyberbullismo che purtroppo si sta diffondendo sempre più è anche il sexting, molto diffuso soprattutto tra gli adolescenti. Consiste nello scambio virtuale di messaggi o fotografie a sfondo sessuale. Anche in questi casi lo scopo rimane quello di umiliare e molestare la vittima, mettendolo in ridicolo sulla rete.
Come aiutare un figlio vittima di cyberbullismo: i genitori
Purtroppo i genitori non sempre hanno i mezzi adatti. Non riescono a captare i segnali che i loro figli inviano quando sono vittime di bullismo, soprattutto perché il ragazzo non ne parlerà mai chiaramente e apertamente. I ragazzi, infatti, si vergognano di ammettere di essere finiti in questa trappola e temono le reazioni dei genitori, senza pensare che il ruolo primario di una mamma e di un papà è proprio quello di aiutare i propri figli quando sono in difficoltà.
Dal canto loro, molto spesso i genitori si trovano impreparati di fronte ad una situazione del genere e non sanno come comportarsi. Innanzitutto, non bisognerebbe mai giudicare il proprio figlio, ma cercare di comprenderlo e ascoltarlo in modo empatico. Per quanto la situazione possa essere grave e difficile da gestire, la reazione che i genitori hanno dopo aver ascoltato il proprio figlio è di fondamentale importanza. Bisogna infatti stare attenti a non aggravare la situazione con scenate di rabbia o allarmistiche, ma al contrario rincuorarlo e cercare di trasmettergli fiducia e sicurezza, per evitare che torni a non parlarvi dei suoi problemi.
Mai spingerlo a rispondere alle provocazioni
In secondo luogo, non bisogna mai spingere i ragazzi a rispondere alle provocazioni, poiché è proprio quello che i bulli si aspettano. Fategli quindi evitare tutte quelle situazioni, quei siti, quelle app che possano favorire l’aggravarsi della situazione, stando però attenti a non eccedere fino all’isolamento totale del ragazzo.
Non cancellare mai le tracce
Un passo molto importante da tenere bene a mente è quello di non cancellare mai le tracce del cyberbullismo. Siano esse chat, foto o post, poiché può essere di grande aiuto avere delle prove da poter mostrare e per avere sempre sott’occhio quello che succede. State attenti a non sottovalutare mai il problema, non si tratta di questioni da adolescenti e soprattutto non sono situazioni che passano da sé, ma vi è un bisogno di un intervento concreto. Questo perchè, come molti ignorano, l’essere derisi e umiliati pubblicamente può avere gravi ripercussioni psicologiche sulla vittima.
Fargli capire che non ha nulla di sbagliato
Un’altra cosa da non dimenticare è quella di far capire al proprio figlio che non ha nulla di sbagliato. Non deve perdere la fiducia in sé stesso né dubitare delle proprie capacità o qualità. Stategli accanto giorno per giorno. Non permettete a nessuno di fargli credere di non essere abbastanza né di incutergli timore. È importante, al contrario, che non perdano le abitudini quotidiane e la voglia di svolgerle, perché solo in questo modo si può evitare un crollo emotivo e psicologico. Non permettete che la situazione che stanno vivendo li schiacci del tutto. La conseguenza può essere quella di sentirsi assaliti da pensieri negativi.
Bisogna che ritroviate le forze per combattere questi episodi, anche denunciandone i responsabili alle autorità. Fatelo se lo ritenete opportuno, pur di trovare una soluzione e uscire da tutto questo senza perdere le speranze.