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La scelta della scuola superiore è un momento davvero molto delicato e i genitori dovrebbero sapere come aiutare un figlio a scegliere la scuola superiore adatta a lui. Sotto l’aspetto emotivo la situazione cambia moltissimo, perché dovrebbe raggiungere una maggiore autonomia che il ragazzo si troverà a dover gestire. Con questi presupposti, vediamo insieme come aiutare il figlio a scegliere il liceo.
Scuola superiore: come aiutare un figlio a scegliere?
Arrivati al terzo anno delle scuole medie, si presenta un momento cruciale per il ragazzo, ovvero quello della scelta del liceo. Le domande che un genitore si pone sono molte. Quali parametri considerare? Chi deve scegliere? Meglio un liceo o un istituto professionale? Tutte domande che hanno una risposta, seppur questa non possa essere considerata universale per chiunque.
In prima battuta la scelta vera e propria deve essere fatta dal figlio. In altre parole, l’ultima parola è la sua. Il ragazzo si trova davanti alla prima vera grande scelta della sua vita e deve capire l’importanza della responsabilità delle proprie azioni. Se il percorso intrapreso si dovesse rivelare troppo difficile o comunque non in linea con le sue attitudini, non potrà scaricare la colpa su nessuno, e capirà il peso delle proprie azioni.
Ovviamente la maturità dei genitori risiede anche nel non accettare tutto ciò che il figlio dice in maniera passiva. Gli adulti devono trovare il giusto equilibrio, indicando il percorso corretto, ma senza far passare i consigli come delle imposizioni. Per capire quali linee guida fornire al ragazzo però, è opportuno non soffermarsi solamente sui propri desideri, magari perché si immagina il ragazzo realizzato in un preciso campo.
Da questo si evince come il primo passo fondamentale sia quello di parlare con i professori. Nei compiti di un professore durante la terza media, troviamo quello di fornire dei consigli alle famiglie, indirizzandole su quello che potrebbe essere il giusto percorso da far intraprendere al figlio. Sicuramente i docenti saranno in grado di sconsigliare quello che per il ragazzo non sarebbe corretto.
Ad ogni figlio il suo percorso di studi
Ogni genitore di questo mondo vorrebbe vedere il proprio figlio realizzato in un campo professionale soddisfacente sotto l’aspetto economico e questo è assolutamente normale. Nonostante ciò però, è opportuno rimanere sempre con i piedi per terra e cercare di capire quali sono le reali attitudini del ragazzo. Sovraccaricarlo di difficoltà e aspettative potrebbe rivelarsi controproducente.
Se il ragazzo appare svogliato verso lo studio, inutile aspettarsi possa diventare un chirurgo apprezzato. In questi casi, meglio orientare il figlio verso un percorso di studi meno impegnativo, che sarà vissuto in maniera meno oppressiva. Come si suol dire “se son rose fioriranno” quindi se l’alunno dovesse rendersi conto di amare lo studio, sarà sempre in tempo a cambiare rotta.
Scuola superiore: quale scegliere?
Innanzitutto sono da sconsigliarsi quelle scuole che propongono 2 anni in 1. Seppur possa apparire interessante, in realtà la tempistica accelerata degli studi difficilmente fornirà a ragazzo i giusti strumenti. Ad eccezione di questa considerazione, stabilire quale sia la scuola migliore non è possibile. Ad ogni modo è sempre opportuno ribadire che se la scelta dovesse dimostrarsi sbagliata, esistono termini specifici entro i quali il ragazzo può decidere di cambiare.