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Una donna che decide di avere un figlio tende, in alcuni casi, a programmare la data del parto ma non sempre è possibile e può capitare di essere in gestazione o che i conti per partorire scadano nel mese di luglio. In questo periodo l’estate sboccia e con essa il caldo. Le temperature alte per le donne incinte sono un deterrente, in quanto si possono verificare una serie di problematiche fisiologiche dovute all’innalzamento dei gradi come piedi gonfi, maggior senso di affaticamento e pressione bassa, solo per citarne alcune. Quando si è incinta il corpo subisce dei cambiamenti che sono la risultante di sbalzi ormonali, mutamento di peso e innalzamento della pressione sanguigna. Tali disagi si accentuano con il caldo perché incide sul normale flusso del sangue e sull’apporto di liquidi nel corpo, per cui è noto che chi è incinta ha in media più caldo.
Gravidanza a luglio
Nel trattare delle problematiche relative a chi si trova con il pancione a luglio, è opportuno distinguere se la gestante sia nei primi mesi o all’ultimo semestre di attesa. Come è noto la prima fase di gestazione comporta più rischi, in quanto si è maggiormente soggette alla possibilità di abortire. Trovarsi in questo stadio della gravidanza nel mese di luglio non è facile e richiede alcuni accorgimenti. I primi mesi corrispondono alle nausee e colati di vomito per cui è necessario, soprattutto per chi è costretta ad uscire per lavorare, idratarsi in modo sufficiente e prendersi ogni paio di ore almeno una decina di minuti di pausa. Nel caso in cui la gestante sia nell’ultimo semestre, è consigliabile ridurre gli sforzi. In tale fase la criticità è data dai gonfiori che interessano gli arti inferiori e superiori, per cui si consiglia di bere molto ed alleviare il gonfiore mettendo piedi e mani in acqua tiepida con abbondante sale.
Gravidanza a luglio: come vestirsi
Si consiglia alle future mamme che partoriranno a luglio di non pensare che l’unica soluzione sia quella di rimanere chiuse in casa, in quanto bastano una serie di accorgimenti per prevenire e rimediare qualsiasi disagio derivante dalla troppa calura. In primo luogo, il vestiario: vanno indossati abiti dalle colorazioni chiare o pastello, preferibilmente in cotone o lino, non eccessivamente aderenti, meglio un taglio morbido al fine di far trasparire la pelle e permettere al sudore di asciugarsi. Analogo discorso va fatto con l’intimo, vanno preferite mutande e reggiseni in cotone per evitare che l’eccessiva sudorazione possa comportare arrossamenti sgradevoli. A copertura del capo, meglio indossare un cappellino per salvaguardarsi da colpi di calura, la famosa sensazione della “testa calda”.
Gravidanza a luglio: cibi e bevande
A meno che non vi siano intolleranze o prescrizioni mediche diverse, si consiglia alle gestanti di assumere liquidi per non incorrere in un’eccessiva disidratazione. Va specificato che quando si parla di liquidi si intende l’acqua potabile, da bere non fredda ma a temperatura ambiente. Sono bandite le bibite gasate o zuccherate, in quanto il glucosio incrementa la sensazione di calore oltre che innalzare parametri come la glicemia. Bere con accortezza è importante e bisogna evitare di bere litri e litri di acqua, in quanto i liquidi possono essere assimilati anche con cibi come frutta e verdura. Per quanto riguarda l’alimentazione infatti, sono da prediligere verdura e frutta di stagione, ricca di acqua, vitamine e ferro. Sono sconsigliati cibi grassi o frutti che rallentano la digestione ed incrementano la sensazione di caldo. Vanno evitati snack ma è ammesso il gelato, preferibilmente alla frutta.
Gravidanza a luglio: vacanze
Chi è incinta può, tranne sia sconsigliato dal medico, andare in vacanza e prendere il sole godendosi un luglio al mare o in montagna. Vanno seguite delle regole, ad esempio è importante evitare di esporsi nelle ore di maggiore calura ma preferire gli orari mattutini o di tardo pomeriggio. Obbligatorio è utilizzare una protezione media-alta per evitare scottature ed idratarsi con continuità.