Spesso essere genitori ci manda in crisi, soprattutto quando si tratta di dialogare con i nostri figli in età adolescenziale o preadolescenziale. Per fortuna ciascuna di noi conosce almeno un paio di mamme esperte, capaci di dispensare i migliori consigli nelle situazioni più critiche. Ecco allora sette suggerimenti che vengono direttamente da loro, dalle mamme, per affrontare con serenità i momenti di dialogo con i nostri figli:
- Esserci, alle loro condizioni.
“Sii preparata ad ascoltare anche quando non sei nello spirito più adatto per farlo. Per la maggior parte del tempo infatti i ragazzi non vogliono parlare. Quando però noti che rientrano a casa e cominciano a chiacchierare, interrompi tutto e ascolta con attenzione. Anche se stai facendo la cosa più importante del mondo, fermati. Questa finestra si spalanca di tanto in tanto e può anche chiudersi all’improvviso e molto velocemente, prima che tu abbia finito di fare tutte le tue cose.” ~Kari Linter, Laporte, CO. - Apri le orecchie e chiudi la bocca.
“Devi essere pronta a tenere la bocca chiusa per la maggior parte della conversazione. I ragazzi hanno bisogno di parlare, tu di ascoltare. Tante volte ho detto a mia figlia (con il cuore spezzato per quello che le stava provocando della sofferenza), ‘Sai, passerà. A volte occorre soltanto resistere e aspettare e le cose migliorano da sole.’ E mi sono sentita così saggia e utile. Poi una notte lei mi ha detto, ‘Sai, mamma, dici sempre questa cosa. Non voglio ferire i tuoi sentimenti ma onestamente, questo non mi aiuta affatto! Quando le cose vanno davvero per il verso sbagliato, non ti fa sentire affatto meglio il fatto di sapere che tutto passerà. Come pensi possa aiutarmi da momento che io sto male ora?’ Sono rimasta scioccata.” ~Michelle Herman, Columbus, OH. - Evita i giudizi e cerca di avere il massimo del rispetto.
“Credo di avere grande rispetto per i miei figli e altrettanto grandi aspettative. Mi aspetto lo stesso in cambio da loro. Non li seguo o li controllo. Lascio a loro la libertà di esplorare il mondo e di commettere degli errori. Credo infatti che imparino molto da essi. Quando cadono non li giudico, ma mi sforzo di essere aperta e di accettarli. Lascio loro lo spazio per essere il meglio che possono essere. La strada migliore per comunicare con i miei figli in modo aperto è quella di lasciarli andare quando hanno bisogno di prendere le distanze, ma allo stesso tempo fargli sapere sempre che possono dirmi tutto.” ~Laura Myln, Portland, OR. - Esserci quando accade qualcosa e ascoltare quando non parlano con te.
“Ne ho fatto la mia priorità: accompagnare i miei figli agli eventi sportivi o alle gite scolastiche, alle feste o alle merende insieme. In questo modo posso sentire ciò di cui i ragazzi parlano, sapere qual è l’argomento del giorno. Poi casualmente (magari mentre stanno facendo altro e sono rilassati) porto alla loro attenzione di nuovo l’argomento e questo può essere un ottimo trampolino di lancio per un conversazione con loro.” ~Kari O’Driscoll, Seattle, WA. - Essere stupidi insieme.
“Lasciati andare e sii molto sciocco con i tuoi ragazzi. Spesso, dopo aver riso e scherzato insieme, mia figlia condivide con me cose che le stanno molto a cuore.” ~Kelly Moyer, Portland, OR. - Rendi il dialogo un’esperienza positiva per loro.
“Mia figlia e io abbiamo il nostro momento preferito per chiacchierare: quando si rannicchia a letto prima di andare a dormire. Ci sono state alcune chiacchierate che ci hanno aiutato a costruire quel momento speciale, tutto nostro. In un secondo momento ho poi ripreso quello che ci siamo dette: ‘è stato molto bello chiacchierare di…..’ Ora, a distanza di anni, quando fa fatica a parlarmi le dico:‘ Quando sei pronta possiamo fare una delle nostre chiacchierate sotto le coperte.’”~Prema Nihan, Houston, TX. - Sappi che non devi avere tutte le risposte (e nemmeno loro).
“Una delle cose che preferisco di mio figlio, è quando risponde a una domanda dicendo qualcosa di estremamente vero e sincero, cioè ‘Non lo so.’ Credo che tutti noi dovremmo concederci il lusso di dire: ‘Non lo so.’” ~Monica Holloway, Los Angeles, CA.