L’arrivo di un figlio rivoluziona la vita dei genitori. Se da un lato la felicità è enorme, cambiano le abitudini familiari e l’interesse, prima concentrato sulla coppia, soprattutto, sarà attirato dal nuovo arrivato. Purtroppo con la gioia cresce anche la preoccupazione di non essere all’altezza del nuovo ruolo.
Perché i neonati piangono
I bambini appena venuti alla luce, in genere, piangono abbastanza spesso, se non badiamo alle prime settimane di vita, durante le quali mangiano e dormono, o almeno dovrebbero. La quantità delle ore di pianto varia molto da neonato a neonato e va da una mezz’oretta a oltre 5 ore. Insomma è chiaro che i genitori, in particolare le mamme che riposano anche poco si allarmino e pensino immediatamente alle visite pediatriche. Le coliti vanno a colpire 1/3 dei neonati e, altro non sono che gas presente nella piccola pancia del bambino. La peristalsi intestinale del neonato non ha ancora raggiunto la sua completezza. Ecco il motivo per cui compaiono le coliche neonato.
Come riconoscere le coliche
Non è difficile riconoscere le coliche neonatali, un pediatra americano di nome Morris A. Wessel nell’anno 1954 ha introdotto “la regola del tre”. Si può parlare di coliche neonato, quando un bambino che viene reputato in buona salute si agita e piange intensamente. I suoi pianti durano oltre tre ore giornalmente. Il piccolo piange più di tre giorni ogni settimana e il triste evento si ripete per un periodo di tempo maggiore ai 21 giorni (tre settimane). Si nota inoltre che il volto del piccolo è arrossato e compare l’aria nel pancino che provoca meteorismo. Durante il primo mese di vita si presentano le prime coliche neonato e vanno via via crescendo fino ad arrivare alla punta massima verso i 45 giorni di vita ( un mese e mezzo). Di solito hanno una durata di 90 giorni (tre mesi) e poi il piccolo piangerà dall’inizio pomeridiano fino alla sera. i neonati però mangiano tranquillamente e non mostrano alcun dimagrimento.
Quando chiamare il pediatra
In genere non è necessario chiamare immediatamente il pediatra alla prima colichetta. Queste scompaiono intorno ai tre mesi. In alcuni casi durano per più tempo e se il piccolo inizia a non gradire il cibo, è arrivato il momento di chiamare lo specialista in pediatria. Purtroppo nessuno sa ancora il motivo per cui compaiono le coliche neonato. Se i bambini sono allergici alle proteine del latte di mucca sono però più predisposti. Alle coliche si accompagnano dermatiti atopiche e più di una manifestazione allergica. Lo stesso succede se il latte di mucca lo assume la mamma e in seguito allatta il bambino. Eliminare dalla dieta di una mamma nutrice il latte è buona regola in questi casi. La mamma dovrebbe inoltre alimentarsi correttamente, il neonato sviluppa le funzioni intestinali, oltre i tre mesi di vita. La flora batterica intestinale è molto importante e in questi casi risulta scarsa.
Dopo avere tolto il latte artificiale che induce stitichezza ma non provoca coliche intestinali nel neonato, il fumo passivo è stato invece incriminato quale possibile causa. Il pianto, in caso di latte artificiale, può provocare coliche neonato per la difficoltà a evacuare. I genitori non devono mostrare la propria ansia, ma preparare un ambiente calmo e senza rumori, le luci si abbasseranno. Si massaggerà il pancino del neonato tenendolo in braccio e con un movimento circolare. Mettendo il neonato a pancia in giù appoggiato su un braccio e la testolina appoggiata all’incavo del gomito è possibile dondolarlo. Nel frattempo con l’altra mano è possibile dare delle piccole pacche sul sedere, in modo che l’aria venga fatta uscire più facilmente dal pancino. Il neonato va anche tenuto al petto, avvolto con una copertina o fasciato con un lenzuolino. Il piccolo si calmerà più facilmente sentendosi al calduccio e protetto. No ad agopunture e sondini, le gocce non fanno molto effetto e sono del palliativi. Tisane al finocchio e camomilla possono aiutare. Il trattamento con probiotici funziona ed è accettato e cambia la composizione della flora intestinale. Se niente di tutto questo funziona, il neonato è sofferente diviene opportuno ricorrere al pediatra che saprà indicare ciò che è meglio fare per il bene del neonato.