Come riuscire a far dormire i figli? Una soluzione sembra essere tornata alla ribalta: il co-sleepling. Vediamo insieme perché e a cosa serve.
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I bambini e il sonno vanno praticamente di pari passo: a tutte le neomamme, infatti, sarà capitato di sentirsi chiedere se il loro bimbo le lascia dormire la notte. Ed è proprio questa una delle sfide più grandi dei genitori: come riuscire a far dormire i figli? Nel corso degli anni si sono susseguite tante scuole di pensiero, e una in particolare sembra essere tornata alla ribalta: si tratta del co-sleepling, ovvero la pratica di far dormire i bambini nel proprio letto. Vediamo insieme come mai questa tendenza sta spopolando e alcune ragioni per cui è utile.
Non è raro che i neonati confondano giorno e notte. Molti bambini, infatti, non hanno problemi a schiacciare un pisolino durante il giorno, ma fanno i capricci non appena tramonta il sole. Di conseguenza, è importante far capire loro la differenza tra le due parti del giorno, intrattenendoli ed esponendoli a luci e rumori nell’arco della giornata e portandoli in un ambiente tranquillo e buio quando arriva la notte.
Un altro aspetto fondamentale è che i bambini riposano meglio se si sentono al sicuro: è proprio per questo motivo che beneficiano in maniera particolare della vostra presenza notturna. Ricorrere al co-sleeping, dunque, aiuta a conciliare il sonno dei figli – ma anche dei genitori!
Per quanto un bambino che dorma come un sasso possa essere il sogno di ogni genitore, non è in realtà la cosa migliore. Per i piccoli, infatti, è fondamentale essere in grado di dormire in maniera consapevole, imparando a usare il proprio istinto per svegliarsi in caso di necessità, ad esempio se avessero caldo o freddo, o perfino in caso di pericolo, come se dovessero accorgersi di qualcosa che ostruisce le vie respiratorie.
Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, questa abilità si sviluppa in maniera più efficace nei bambini che dormono insieme alle loro mamme. In questo ambiente, infatti, tendono ad avere un sonno più leggero, che permette loro di conciliare il riposo con la sicurezza.
Durante la notte, i bambini spesso hanno bisogno di essere nutriti, cullati e cambiati. Grazie al co-sleeping, la mamma può fare tutte queste cose più velocemente e rimanendo a letto, senza doversi alzare per raggiungere la cameretta. Essere in grado di occuparsi delle emergenze notturne semplicemente girandosi è meno stressante per la mamma, ma anche per il bambino, che in questo modo ha un risveglio meno brusco e, soprattutto, riesce a riaddormentarsi più rapidamente.