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Sul tema del ciuccio, o succhietto, il dibattito è stato sempre molto acceso. Se inizialmente si credeva che il neonato non dovesse succhiare un cuccio, nel il suo proprio pollice, per non rischiare di crescere insicuro o viziato, dagli anni Sessanta questa pratica ha cominciato a essere addirittura incoraggiata, in quanto creduta benefica. Ai nostri giorni, grazie alle svariate ricerche dedicate all’argomento, sappiamo che la verità sta nel mezzo. Il ciuccio può essere utilizzato, se gradito dal bambino, dopo il primo mese di vita. Pare infatti che questo strumento, se usato con buonsenso, apporti effettivamente alcuni benefici. Protegge anche il piccolo dal rischio di SIDS, la Sindrome da morte improvvisa del lattante, detta ‘morte in culla’.
I modelli di ciuccio
Quali sono i modelli di succhietto in commercio e come sceglierne uno piuttosto che un altro? Le forme sono essenzialmente tre: a ciliegina, a goccia e anatomico. Ovviamente, la scelta deve ricadere sulle preferenze espresse dal bimbo, ma queste sono normalmente legate all’età dello stesso. Ciononostante, ogni bambino ha i suoi gusti che, in alcuni casi, potrebbero anche prescindere dalla sua età. Il ciuccio a ciliegina possiede una forma rotonda, che imita in modo piuttosto fedele quella del capezzolo della mammella materna. Proprio per questa ragione, sono normalmente i preferiti e i più indicati per i neonati, anche prematuri. Tuttavia, esiste una controindicazione: essi sono in genere molto grandi e coprono anche una parte di naso. In questo modo, potrebbero danneggiare il palato del bambino e dunque molti pediatri li sconsigliano.
I bimbi più grandicelli, invece, preferiscono in genere i ciucci a goccia oppure anatomici. Il ciuccio a goccia presenta una forma ellittica, ovvero schiacciata e ovale, con un formato molto piccolo e sottile, per adattarsi alla bocca del bebè. Aderiscono perfettamente al palato senza danneggiarlo e per questa ragione sono i più consigliati. Anche il ciuccio anatomico presenta una forma ellittica e un formato piccolo e sottile; inoltre, è leggermente ripiegato verso l’alto.
Oltre alla forma della tettarella, anche quella della mascherina può variare a seconda del modello. In questo caso, le versioni sono due: i ciucci possono avere mascherina a farfalla o tonda. La forma tonda è quella più indicata per i piccoli. La forma a farfalla, prediletta da più grandicelli perché disponibile in molte varianti, presenta una forma lievemente incavata che non copre il naso ma, al contrario segue l’anatomia della bocca.
I materiali del ciuccio
Ma quali sono i materiali migliore da scegliere per il ciuccio del proprio figlio? Le materie utilizzate per la loro produzione sono due: il silicone e il caucciù. Quali sono le differenze? Il silicone risulta il materiale più indicato per i neonati di pochi mesi di vita. Durante questa fase, infatti, l’igiene risulta a maggior ragione importante e il silicone resiste bene alla sterilizzazione e senza alterarsi. Diventa invece un materiale sconsigliato dal momento in cui al bimbo iniziano a crescere i primi denti. Essendo piuttosto fragile, infatti, potrebbe facilmente danneggiarsi a causa dei morsi: in questo modo, il piccolo potrebbe staccarne involontariamente alcuni pezzetti e inalarli.
Il caucciù, al contrario, è un materiale poroso. In quanto tale, esso assorbe più facilmente i sapori e risulta più soggetto alla contaminazione da parte di batteri e funghi. Proprio per tale ragione, esso viene sconsigliato durante i primissimi mesi, mentre diventa indicato quando il neonato ha intorno ai quattro o sei mesi di vita. I bambini di questa età, infatti, presentano meno problemi di tipo igienico. Inoltre, allo spuntare dei primi dentini potranno mordicchiare il ciuccio, traendone soddisfazione, senza romperlo.
Quando abbandonare il ciuccio
In genere, i bambini dovrebbero smettere di utilizzare il ciuccio intorno ai dieci o dodici mesi di vita. Questa è un’indicazione generale: per informazioni inerenti il proprio bambino, è sempre meglio consultare il pediatra. Specie se l’utilizzo risulta intensivo, infatti, durante questa fase gli svantaggi iniziano a superare i benefici. Ad esempio, anche se il meccanismo non è ancora chiaro, pare che la suzione prolungata incrementi il rischio di otite. Per quanto riguarda invece i denti e la bocca, il ciuccio, sino ai due anni, non arreca danni in questo senso.
Come abbandonare il ciuccio
Ma come convincere i vostri bambini ad abbandonare il ciuccio? In questo senso, meglio farlo prima, poiché dopo poche ore il piccolo se ne dimenticherà. Se i vostri figli sono già più grandicelli, esistono diverse tattiche da impiegare. Potete comunque nascondere il ciuccio sperando che se ne dimentichino, ma può risultare più efficace convincerli a regalarlo. In casi estremi, fatevi consigliare dal pediatra un prodotto innocuo che sappia donargli un sapore sgradevole.