Ricordate gli scherzi che facevate a scuola da bambini?
I più frequenti erano fare le bolle col chewing-gum, o rompere quelle fatte dai nostri compagni; attaccare i suddetti chewing gum sotto il banco; quelli più celebri tra i coetanei erano tirare gli aeroplanini di carta o soffiare palline di carta dalla cannuccia della biro vuota.
A volte si attaccavano biglietti con dei messaggi divertenti dietro le spalle del compagno ma oggi?
Non è cambiato molto, la fantasia dei bambini è sempre molto fervida ma con un “optional” in più: la tecnologia.
Non vi parrà strano sapere che ragazzini di 10 anni vadano a scuola già con lo smartphone (i genitori si sentono più sicuri) e stiano lì a scattare foto a tradimento agli amichetti o girare video dei professori, ignari.
In più, le foto possono finire tranquillamente in internet e diventare “merce comune”. Era meglio prima quando, dopo uno scherzo anche stupido, si finiva per litigare faccia a faccia o ricorrere, oggi, alle denunce postali per video e foto pubblicate senza autorizzazioni?