Può succedere a volte che un bimbo nasca con un colorito un po’ giallastro, un po’ diverso dal normale, quando questo accade non bisogna allarmarsi, ma affidarsi alla consulenza del pediatra che saprà capire cosa sta succedendo al vostro bambino. Probabilmente il piccolo ha contratto una forma di ittero che nella maggior parte dei casi è più che normale, si chiama ittero neonatale. Sarà il pediatra a dirvi se si tratta di un disturbo più raro come l’ittero patologico, che va trattato e gestito secondo le indicazioni del medico.
Nella maggior parte dei casi, invece l’ittero del bambino, compare nei primi giorni dopo il parto e scompare nei giorni successivi, solo in alcuni casi si prolunga fino al secondo o terzo mese. Ciò che accade è che i valori di bilirubina presenti nel sangue del piccolo salgono provocando un colorito giallo della pelle che a volte arriva fino agli occhi. La cause che lo provocano sono diverse, esiste un ittero fisiologico e un ittero legato al latte materno. L’ittero fisiologico compare da solo al secondo o terzo giorno di vita ed è accompagnato da un aumento del bilirubina che dovrà essere monitorata dal pediatra. Questo ittero scompare quasi sempre da solo nelle settimane successive. L’ittero, però, può anche essere legato all’assunzione del latte materno. Nel caso in cui il neonato inizi a perdere peso probabilmente non riesce ad assumere il latte a sufficienza (ittero da insufficienza da latte materno). In questo caso bisogna verificare se il piccolo si attacca bene al seno oppure se ci sono altre cause. Se attaccare bene il bambino al seno non è sufficiente, si può procedere alla spremitura manuale del seno, utilizzando degli appositi ausili come i tiralatte. Nel caso in cui l’ittero si prolunghi fino al secondo o terzo mese allora si tratta più probabilmente di un ittero da latte materno.