Il NonStress in gravidanza è un test prenatale comune che consente di verificare ulteriormente la salute del bambino. Questo test monitora generalmente la frequenza cardiaca del bambino in risposta ai suoi movimenti. Spesso le gestanti non devono preoccuparsi. Come suggerisce il nome stesso, il test non sottopone il feto ad alcuno stress.
Nonstress Test in gravidanza: perché si fa
Monitorando la frequenza cardiaca del bambino e la sua risposta durante il movimento, l’équipe sanitaria può raccogliere informazioni essenziali sulla sua riserva di ossigeno. Proprio come quella di un adulto, la frequenza cardiaca del bambino normalmente batte più velocemente durante l’attività, soprattutto nelle fasi più avanzate della gravidanza. Il test monitorerà la variabilità della frequenza cardiaca in risposta al movimento del feto.
Per chi è indicato
Non tutte le donne in gravidanza devono sottoporsi a un test non stress. Il medico può comunque suggerirlo se si verificano alcune complicazioni durante la gravidanza. Queste possono includere il diabete gestazionale, le malattie cardiache, la preeclampsia o una gravidanza postdatata. Il test non stress può essere consigliato anche nel caso in cui sia stata effettuata un’amniocentesi o sia stato diagnosticato un basso livello di liquido amniotico.
Il bambino deve avere un certo peso, a seconda dell’età gestazionale. Se il bambino è piccolo e non è molto attivo, può essere eseguito un test di non stress. Si esegue anche quando si è oltre la data prevista per il parto, ma non si è ancora entrati in travaglio. Di solito, il test viene eseguito durante il terzo trimestre di gravidanza, cioè dalla 28a settimana in poi.
Come si esegue
Durante un test non stress, vengono allacciate delle cinture sull’addome della madre e collegate a due diversi tipi di trasduttori: il Doppler per misurare la frequenza cardiaca del bambino e il trasduttore Toco per misurare le contrazioni. I trasduttori Toco funzionano misurando la frequenza, la forza e la durata delle contrazioni uterine. Sono gli stessi monitor fetali a cui probabilmente sarete collegate durante il travaglio se state pianificando un parto in ospedale.
L’intero test misura la frequenza cardiaca, il movimento e la reattività della frequenza cardiaca fetale al movimento. Il test dura circa 20-30 minuti. Se il bambino non si muove, ciò non indica immediatamente un problema perché potrebbe essere addormentato. L’operatore sanitario può utilizzare un piccolo “cicalino” per avvisare il bambino durante l’esecuzione del test. Potreste anche essere incoraggiati a bere un succo di frutta o a mangiare qualcosa di zuccherino per spingere il bambino a muoversi e ad agitarsi!