I cellulari sono diventati ormai un device di uso così comune che capita sempre più spesso di vederli tra le mani dei più piccoli. Se è vero che i nuovi nati sono già pronti a utilizzare la tecnologia e che rappresentano comunque un mezzo di gioco e apprendimento, bisogna dire che spesso questi strumenti non sono sempre ben visti dai genitori che, giustamente, si pongono molte domande.
Cellulare ai bimbi, quand’è il momento giusto
I genitori dei bambini di oggi non sono cresciuti con il cellulare come sta accadendo a questa nuova generazione. Probabilmente, hanno incominciato ad avere il telefonino verso i 18 anni e si trattava di un dispositivo molto semplice rispetto agli attuali smartphone con cui è possibile fare di tutto. Oggi, invece, i bimbi hanno trovato lo smartphone praticamente insieme agli altri giochi, al pari di sonagli, peluche e macchine.
I più piccoli, quindi, vedono nel cellulare uno strumento ludico e sono tante le applicazioni che possono essere scaricate sul device, come i giochi per bambini su Boing App, indirizzati proprio a questa fascia di età.
L’età consigliata in cui un bimbo può iniziare a familiarizzare con il telefonino è di 18 mesi, ma ovviamente è possibile non “cedere” alle richieste del piccolo e fornire questo device solo verso i 6 anni, ovvero in età scolare.
Tuttavia, bisogna sottolineare che molte applicazioni e molti giochi pensati proprio per i più piccoli sono un’ottima occasione di apprendimento e, se usati nel modo giusto, con la supervisione di un adulto, possono diventare un’ottima opportunità per apprendere i concetti più basilari, dalle forme ai colori, fino a imparare le lingue straniere.
Quanto tempo al giorno lasciare giocare i bimbi con lo smartphone
Un’altra domanda che i genitori si pongono spesso quando si parla del binomio cellulari e bambini è sapere quanto tempo al giorno lasciare lo smartphone nelle mani dei loro figli. Il pericolo, infatti, è che i bambini possano trascorrere troppo tempo davanti allo schermo e sviluppare una sorta di dipendenza che non solo li distrae dalle normali attività quotidiane, come lo studio, attività sportiva e le relazioni con gli altri, ma che possa poi anche portare a problemi di sviluppo cognitivo e motorio. Dietro questa tendenza, che non interessa solo più gli adolescenti, ci sarebbe un meccanismo che disattiva le aree cerebrali del controllo, favorendo invece quelle dopaminiche del piacere e staccarsi dagli schermi risulta sempre più difficile.
Proprio per questi motivi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non lasciare usare i device elettronici ai bambini di circa 2 anni di età, mentre nella fascia tra i 2 e 4 anni si può concedere il cellulare per un’ora al giorno. Ci sono anche utili app che possono essere installate sul telefono dei genitori che permettono di controllare lo screen time.
Dopo i 5 anni, i bimbi possono trascorrere un po’ più di tempo con il cellulare, ma sarà necessario stabilire delle regole per quanto riguarda i tempi, modalità di utilizzo e i contenuti.