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Il carbone attivo in gravidanza è una vera e propria manna dal cielo. Infatti la gravidanza è un periodo meraviglioso, ma non è tutto oro quello che luccica. Non dobbiamo dimenticarci che sfortunatamente il lungo percorso delle quaranta settimane più belle della nostra vita è costellato da alcuni malesseri piccoli e grandi. Soprattutto nella parte finale della gestazione, questi malesseri rendono tutto più faticoso e ci portano a contare i minuti che ci separano dal parto. Praticamente tutte le mamme, giunte alla fine della gestazione, chiedono al proprio piccolo di uscire!
Verso la fine della gravidanza disturbi come le notti insonni, la necessità di urinare a tutte le ore, il mal di schiena, l’affanno e i bruciori di stomaco diventano sempre più frequenti. Questo è tuttavia un piccolo prezzo da pagare per avere in dono il gioiello più bello, il proprio bambino. Per non arrivare proprio al limite della sofferenza, cerchiamo di capire se ci sono dei rimedi naturali. I piccoli disturbi tipici della gestazione spesso possono essere risolti senza medicinali.
Per esempio, contro il bruciore di stomaco, un disturbo molto frequente nell’ultimo periodo di gestazione a causa dell’utero che, diventato grande, preme sullo stomaco, possiamo assumere un po’ di carbone attivo in gravidanza. Questo prodotto naturale, conosciuto fin dall’antichità grazie alle sue proprietà curative, è molto utile a darci un po’ di sollievo.
Vediamo insieme di chiarire meglio le funzioni del carbone attivo in gravidanza attraverso questo articolo informativo che, ovviamente, non sostituisce il parere medico.
Benefici del carbone attivo in gravidanza
Il carbone attivo in gravidanza rappresenta un ottimo rimedio a diversi disturbi che possono affliggere l’apparato digestivo. Non solo, questa sostanza aiuta a eliminare il gonfiore, attenuare le nausee mattutine e ridurre l’insorgere delle emorroidi. Inoltre, molte future mamme durante la gravidanza soffrono inoltre di meteorismo, anche se lo ammettono raramente per pudore. Questo problema è causato dal cambiamento degli organi interni che, più grande diventa l’utero, più pressione avranno da sopportare.
Il carbone attivo è una sostanza con un alto contenuto di carbonio ed elevata porosità. Esso ha la capacità di assorbire e isolare sostanze di vario tipo. In commercio se ne trovano davvero di diversi tipi. Tuttavia, come abbiamo già detto sopra, dato che la gravidanza è un momento delicato, prima di iniziare l’assunzione di capsule al carbone attivo è sempre bene consultare il proprio ginecologo di fiducia.
Un’assunzione prolungata di capsule di carbone attivo potrebbe avere delle brutte conseguenze, sia sulla mamma che sul feto. Vediamo insieme quali sono le principali avvertenze.
Assunzione con la giusta cautela
La raccomandazione principale resta sempre quella di non autodiagnosticarsi nulla e di consultare un medico prima di iniziare ad assumere qualsiasi sostanza, naturale o meno. La gravidanza è un momento molto delicato ed è assolutamente vietato assumere medicinali. Anche se il carbone attivo non è proprio un medicinale, è sempre consigliabile chiedere parere al proprio medico curante o al ginecologo per capire quanta è la dose consigliata da assumere e per quanto tempo.
Se infatti da un lato è vero che il carbone vegetale fa bene, in gravidanza questo può avere anche delle conseguenze. La futura mamma potrebbe sentirsi male e il bambino potrebbe non crescere nella maniera corretta.
Ci teniamo a ribadire il concetto perché la gravidanza è davvero un momento delicatissimo. La futura mamma deve prestare la massima attenzione per prendersi cura di sé e del proprio bambino sin dal momento del test di gravidanza positivo! Ciò che una futura mamma assume, i comportamenti che ella ha per tutto il corso della gestazione, anche la musica che ascolta, sono tutte cose che andranno a determinare caratteristiche piccole e grandi della vita del bambino.
Conseguenze carbone attivo in gravidanza
Nelle donne in gravidanza, per esempio, un’assunzione di carbone vegetale che viene prolungata per troppo tempo ha riscontrato due problemi principali. Queste problematiche coinvolgono sia il feto, sia la futura mamma. Il carbone vegetale potrebbe contrastare l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte del feto e quindi non permettere al bambino di crescere come dovrebbe. Le ripercussioni che questo avrebbe nella vita del bambino sarebbero enormi.
Un’assunzione prolungata di carbone attivo in gravidanza potrebbe avere gravi conseguenze anche nel caso della gestante. Il carbone vegetale potrebbe provocare alla donna attacchi di diarrea. Questi sono sempre sgradevoli, ma sono particolarmente dannosi quando si è in dolce attesa.
Sottolineiamo, inoltre, che il carbone attivo è assolutamente vietato a tutte le mamme che stanno allattando: questa sostanza, infatti, va a impoverire il latte materno e di conseguenza compromette la corretta nutrizione del neonato.