Per il bambino iniziare a camminare lo dovrebbe divertire e iniziare a farlo sulla sabbia è un ottimo modo. All'inizio non è facile e servono delle semplici regole da seguire.
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Ogni bambino ha i suoi tempi e un proprio ritmo di sviluppo delle varie attività sia cognitive che motorie. Ci sono bimbi che già a 9/10 mesi stanno sulle proprie gambe ed azzardano qualche passetto. Altri che prima dei 18 mesi non si muovono o al massimo si limitano esclusivamente a gattonare. In realtà, per quanto si provi ad incoraggiare il bambino a superare l’iniziale reticenza e a muoversi sulle gambe, è lui stesso che deve sentirsi sicuro e capire che è il momento giusto per stare in piedi e provare a camminare. Come poter insegnare ai bambini a camminare sulla sabbia?
Se vogliamo spronarlo, la spiaggia è senz’altro un ambiente giusto da cui partire. La sabbia, con la sua superficie varia e morbida, aiuta a sviluppare i muscoli delle gambine e dei piedini, proprio come una ginnastica vera e propria.
Ci sono alcune semplici regole da seguire, dettate dal buonsenso, che aiuteranno sia voi che i bambini in questa bella avventura che cambierà per sempre il loro modo di vivere il mondo circostante.
Per il bambino iniziare a camminare, dovrebbe essere sempre un’attività piacevole, e che non lo spaventa. Anzi lo dovrebbe divertire e gratificare, ma ricordiamo sempre che per un piccolino di circa un anno è un impegno piuttosto faticoso.
Pertanto scegliamo sempre gli orari più freschi come la mattina presto o il tardo pomeriggio, in modo tale che la sabbia non sia bollente, oltre al fatto che probabilmente sono anche i momenti della giornata in cui c’è meno affluenza di persone che potrebbero intimidire il bimbo.
Talvolta inizialmente la sabbia può disorientare i bambini. Non la conoscono, non l’hanno mai vista e potrebbe dargli una sensazione sgradita, ma considerando quanto sia importante per loro l’approccio ai primi passi su questa superficie, vale la pena insistere e farli abituare poco alla volta.
Le cadute inizialmente saranno all’ordine del giorno. Ogni volta che perde l’equilibrio, bisogna sorridere e, se non riesce da solo, aiutarlo a rialzarsi sdrammatizzando magari con qualche parolina buffa. Sbattere i piedini sul bagnasciuga, schizzando l’acqua tutto intorno, è un gioco divertente ma anche molto utile per far prendere confidenza con l’immensa distesa di acqua. Inoltre, stando ben vicini al mare, gli arriveranno delle benefiche goccioline di aerosol naturale.
Camminare sulla battigia sarà senz’altro più facile che non sulla sabbia morbida, però è più dura e le cadute saranno un pochino più fastidiose, ma lo sguardo spaventato di mamma e papà può fare molto peggio: sorridere e lodare ogni piccolo progresso è importante per incoraggiarli anche dopo un capitombolo.
Stabilito che camminare sulla sabbia comporta tanti benefici e che sia un modo salutare per muovere i primi passi, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti importanti. Purtroppo non tutte le spiagge sono curate a tal punto da rendere impossibile l’eventuale incontro con oggetti duri o peggio ancora taglienti. In ogni caso è una buona regola, soprattutto con i bambini molto piccoli, frequentare spiagge che garantiscano la massima attenzione nella pulizia della rena.
Inoltre, nonostante i severi divieti, c’è ancora molta gente incivile che lascia i mozziconi di sigaretta nella sabbia. I bimbi, che adorano affondarvi le manine, rischiano di imbattersi in questi veri e propri veleni e, per la loro naturale curiosità di esplorare, di metterli in bocca, con gravi conseguenze per la loro salute. Camminare a piedi nudi è un modo giusto ed appropriato per aiutare i bimbi a muovere i primi passi e farlo sulla sabbia rende tutto più facile, piacevole e divertente.