Le calze contenitive sono davvero utili? Si devono mettere d'estate? Tutte le informazioni utili sulle calze contenitive durante la gravidanza
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Spesso intorno ai nove mesi di gravidanza ruotano tante meravigliose favole in cui la gestante è vista in forma deificata, soave, felice e in un mondo fatto di sole cose belle. Ma a confronto con la realtà ci si accorge che la condizione di gestante porta tanti piccoli grandi fastidi per una donna come quella di oggi che con il pancione deve affrontare ogni giorno le sue sfide. La prima difficoltà che incontra è quella dell’aumento del peso, causa di tanti problemi, primo fra tutti il gonfiore delle gambe e nei casi più gravi la difficoltà di reflusso del sangue con conseguenti vene varicose. Per questo è necessario un abbigliamento adatto alla condizione specifica, che porti un reale giovamento.
Con il procedere dei nove mesi molte donne soffrono della dilatazione delle vene, causata sicuramente da fattori ormonali ma anche per mancanza di movimento o per fattori genetici, che provocano l’insorgere di forti gonfiori alle gambe e le tanto odiate vene varicose. Questo disturbo è dovuto al fatto che l’utero, a causa del suo ingrossamento, comprime sulle vene delle gambe, causando:
– infiammazioni e conseguente bruciore delle vene, in caso di lievi flebiti,
– diminuzione di elasticità delle vene e il cedimento delle valvole che provoca insufficienza venosa,
– gravi trombi causati da ristagni di sangue che non circola in modo corretto.
Per evitare questi problemi sarebbe sufficiente un po’ di attività fisica, qualche passeggiata all’aria aperta, tenere spesso le gambe alte appoggiate ad una sedia o fare delle doccette alle caviglie con getti a di acqua fredda per stimolare la circolazione, ma soprattutto una dieta equilibrata, fatta di molta acqua e cibi nutrienti ma leggeri. Spesso, nonostante tutti questi rimedi, non si riesce a risolvere il problema, e per questo si ricorre alle calze contenitive. Per questo possiamo dire che le calze contenitive sono utili per contrastare il gonfiore delle gambe e necessarie in caso di disturbi più gravi.
Molte gestanti temono di indossare le calze contenitive, soprattutto in estate, quando fa molto caldo e il bimbo nel pancione porta già tanto calore alla mamma, ma in realtà sono molto utili. Come pubblicato anche su un articolo di ostetricia e ginecologia britannica in seguito ad uno studio condotto in Germania, l’utilizzo di questo tipo di calze favorisce e migliora in modo esponenziale il flusso del sangue nelle vene nelle donne in gravidanza. La compressione operata dalle calze, infatti, è una metodica conservativa che sicuramente non porta alla guarigione di chi soffre del disturbo venoso ma riduce i sintomi come il gonfiore e il dolore. Questo tipo di collant è specifico per la gravidanza, e infatti sono a vita alta adattabili al pancione, con cuciture piatte che non danno fastidio e realizzate in un tessuto che contiene ma lascia comunque traspirare.
In commercio troviamo diversi tipi di calze a compressione graduata, e si dividono in due classi, la classe 1 e 2. La prima classe è adatta alle gestanti che non hanno problemi di circolazione venosa e la cui gravidanza procede regolarmente. La seconda classe invece è specifica per chi soffre di insufficienza venosa o per le donne che hanno subito il parto cesareo. Nelle ipotesi di particolari criticità potrebbe essere opportuno l’utilizzo di calze anti-trombosi.
La differenza tra le calze risiede nella diversa pressione che fanno sulle gambe, e quindi possono essere di diverso spessore, da 20/30 mm Hg alle più doppie che arrivano a 40/50 mm Hg, che si prescrivono nei casi più gravi.
Per quanto riguarda il momento giusto per indossare le calza, tutto dipende dalla situazione di base della gestante. Se già prima di restare incinta aveva problemi di insufficienza venosa o di varici è opportuno che inizi ad indossare le calze già dal primo mese per trovare sollievo ed evitare che le gambe si gonfino. Se non vi sono particolari problemi pregressi, possono essere indossate dal terzo mese di gravidanza in poi e anche dopo il parto, per circa due mesi. Molte donne si chiedono se sia opportuno indossarle anche in estate quando le temperature sono torride e al solo pensiero dei collant si rabbrividisce, ebbene sì, anche quando fa caldo sono necessarie le calze contenitive, perché evitano il senso di pesantezza e favoriscono una migliore circolazione venosa.
È importante infilare le calze al mattino appena sveglie, meglio se prima di iniziare qualsiasi attività. La ratio dei collant contenitivi, infatti, è proprio quella di evitare che le gambe si gonfino per cui è consigliabile cominciare la giornata indossandole.