Vuoi a tutti i costi agevolare il concepimento di una femmina? Fortunatamente ci si può aiutare con alcune semplici strategie come il calcolo dell'ovulazione e l'alimentazione alcalina.
Argomenti trattati
Quando una coppia è estremamente solida e complice, è naturale che arrivi il desiderio di mettere al mondo un figlio. Maschio o femmina che sia, si tratta naturalmente di un dono del cielo. Tuttavia, è anche innegabile che spesso si fantastichi sul sesso del bambino. Probabilmente molte donne desidererebbero una femmina per poter condividere con lei quel meraviglioso universo chiamato ‘donna’. Non c’è niente di strano o di sbagliato in questo. Di certo non è possibile determinare il sesso del figlio, ma esistono alcuni stratagemmi del tutto naturali per favorire il concepimento di una femmina, come il calcolo dell’ovulazione.
Come prima cosa è opportuno chiarire, anche se in termini davvero semplici e in poche parole, la differenza tra un concepimento al maschile o al femminile. Negli anni ’70, un medico di nome Shettles ha concentrato i suoi studi proprio su questo argomento. I suoi studi hanno mostrato che la probabilità di concepire una femmina dipende anche dai giorni in cui si hanno dei rapporti. Facciamo subito un esempio pratico: la femmina viene concepita quando l’ovulo della donna viene fecondato da quello che si chiama ‘spermatozoo X‘ del maschio. Questi tipi di spermatozoi sono diversi da quelli ‘Y’ (che invece sono tipici dei maschietti), perché sono più grandi e più lenti. Inoltre sono più resistenti all’acidità tipica della zona vaginale più profonda.
In certi giorni del mese si verificano delle condizioni, all’interno del corpo della donna, che faciliterebbero la sopravvivenza dei cosiddetti spermatozoi X. I giorni in questione sono quelli prima e dopo l’ovulazione (e non quelli che coincidono con l’ovulazione, a differenza di quello che si crede). Il motivo e semplice: poiché gli spermatozoi X sono più longevi e resistenti degli altri, avere un rapporto qualche giorno prima dell’ovulazione, favorirebbe la loro sopravvivenza in un ambiente acido.
Naturalmente questo discorso è più facile per le donne che hanno un ciclo molto regolare e sono in grado di programmare un rapporto. Tuttavia, anche le donne che hanno un ciclo non proprio puntuale possono aiutarsi con gli stick. Riassumendo quindi, la scienza ci dice che, se si desidera una bambina, si dovrebbero avere rapporti non in coincidenza con l’ovulazione, per far sì che a restare disponibili siano in più numero gli spermatozoi X. Oltre alla scienza però, anche la natura arriva in aiuto delle future mamme, ad esempio con l’alimentazione.
Collegato al discorso che abbiamo fatto prima, proprio a dimostrazione che scienza e natura possono collaborare in maniera proficua, l’alimentazione che si è dimostrata utile per aumentare la probabilità di concepire una femmina è quella cosiddetta ‘alcalina‘. Significa che certi alimenti possono rendere meno acido (e quindi più alcalino o basico), l’ambiente interno del corpo, tra cui anche la zona vaginale.
Poiché l’acidità è uno dei fattori che favorisce i cromosomi X, è consigliato integrare questi elementi:
Gli alimenti che invece andrebbero evitati sono quelli che, al contrario, possono aumentare l’acidità corporea. Tra questi si annoverano:
Una volta messe in atto queste strategie, è possibile che il desiderio di avere una femminuccia si avveri. A questo punto vogliamo quindi dare alcuni suggerimenti per capire se la donna stia portando in grembo una bambina. C’è da dire che si tratta di tradizione popolare, ma sembrano funzionare. È quindi probabile che sia femmina se: