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Calcolo giorni fertili per evitare gravidanza

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Se volete evitare una gravidanza indesiderata, oltre all’uso di un buon anticoncezionale, può essere utile fare il conto dei giorni fertili. Durante l’ovulazione, infatti, la donna attraversa il periodo di maggiore fertilità e di conseguenza ci sono molte più possibilità di rimanere incinta. Questo sistema può essere un valido ausilio soprattutto nelle donne con un ciclo piuttosto regolare, mentre può rivelarsi meno affidabile di fronte a cicli dalla durata più incerta.

Per effettuare un calcolo adeguato bisogna calcolare l’intervallo tra un ciclo e l’altro. In particolare bisogna prendere come riferimento sia l’intervallo più breve (a cui vanno sottratti 18 giorni) che quello più lungo (a cui vanno sottratti 11 giorni). In questo modo si otterranno due numeri di media per calcolare i giorni fertili, normalmente comunque l’ovulazione inizierà tra i 9 e i 20 giorni dopo l’inizio del ciclo.

Un altro metodo per calcolare il periodo fertile è quello del test della temperatura. Il giorno dopo l’ovulazione, infatti, il progesterone fa aumentare la temperatura corporea di 0,5 gradi dunque misurando la temperatura ogni giorno appena alzati si noterà questa variazione. Abbiate cura di usare sempre lo stesso termometro e di misurare la temperatura sempre alla stessa ora.

Infine, un ulteriore metodo, è quello che studia la variazione del muco vaginale. A causa dei livelli di estrogeni e progesterone, infatti, le secrezioni di muco appaiono diverse. Ad esempio se il muco appare acquoso, giallo o trasparente ciò vuol dire che la donna si trova nella fase pre ovulazione. Al contrario quando il muco comincia ad essere umido e biancastro vuol dire che l’ovulazione è in corso. Se lo si tocca con le dita, inoltre, si noterà che tra i polpastrelli il muco farà fatica a separarsi.

Scritto da Giulia Mosca
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