Avete maturato il forte desiderio di allargare la famiglia: insieme al vostro partner avete deciso che è arrivato il momento di cercare un bebè ma, dopo vari tentativi, ancora il test di gravidanza risulta negativo. Come mai? Forse, non state calcolando in maniera corretta il vostro periodo di ovulazione quindi mancate (magari anche di pochissimo) il periodo fertile, ovvero quella “finestrella” che da via libera al concepimento. Iniziamo a capire come è composto il ciclo mestruale: abbiamo una fase iniziale, detta follicolare, che dura 14 giorni (i primi 5 sono dedicati alle mestruazioni); poi arriva il momento dell’ovulazione che è di durata breve, circa 24 ore e, infine, c’è la fase luteale che dura più o meno una quindicina di giorni. Come vedete, l’ovulazione è molte breve e avere rapporti sessuali completi con il proprio partner nel momento più fertile non è proprio una cosa semplicissima. Se poi, in aggiunta, si è sempre avuto un ciclo mestruale irregolare e che quindi non permette un calcolo esatto del periodo di ovulazione, le cose si complicano maggiormente. Ma non disperate, perché a tutto c’è una soluzione: magari ci vuole un pochino più tempo, più pazienza e una più lunga osservazione ma i risultati arriveranno anche per voi. Allora, cerchiamo di capire insieme come si calcola il periodo di ovulazione in caso di ciclo irregolare:
- Temperatura basale: questa ti permette di capire quando stai ovulando. Dovresti misurarla ogni mattina per diversi mesi, in maniera da ottenere un dato affidabile e più preciso possibile in merito al ciclo mestruale
- Verifica le secrezioni vaginali: la vagina rilascia normalmente delle perdite di muco cervicale che sono un segnale importante per determinare la fase mestruale in cui ti trovi.
- Cervice: il tunnel tra la vagina e l’utero cambia durante le varie fasi del mese e la sua consistenza e posizione possono farti capire se sei in ovulazione.
- Test di ovulazione: un kit di questo tipo ti permette di rilevare il livello dell’ormone luteinizzante (LH), che si impenna appena prima del rilascio dell’ovulo da parte delle ovaie, indicando così il momento fertile
I segnali delle perdite vaginali
Come abbiamo visto poco fa, uno dei segnali importanti che il nostro corpo ci manda per permetterci di capire in qualche fase delle ciclo ci troviamo, sono appunto le perdite vaginali che grazie alla loro consistenza e a loro colore ci fanno capire se stiamo ovulando oppure no. Imparare a riconoscerle, dunque, è molto importante soprattutto se il vostro ciclo mestruale è molto irregolare e calcolare l’ovulazione non è semplice. Vediamo insieme la differenza di secrezioni vaginali:
- Perdite marroni: queste perdite vaginali, dette anche spotting, sono molto frequenti e spesso sono un fenomeno assolutamente normale e fisiologico, è il vostro corpo che butta fuori sangue residuo magari rimasto nel canale vaginale dalla precedente mestruazione
- Perdite bianche: anche le perdite vaginali bianche sono molto ricorrenti nella grande maggioranza delle donne e sono anche in questo caso assolutamente normali. Nascondono tipologie più gravi, come infezioni batteriche, quando sono accompagnate da altri sintomi (come bruciore o prurito) ed emanano un cattivo odore.
- Muco bianco e gelatinoso: dopo qualche giorni dalla fine del vostro ciclo mestruale, potreste notare delle perdite bianco/trasparenti quando andate in bagno, una consistenza gelatinosa molto simile all’albume dell’uovo. Queste perdite indicano che state ovulando.
Questo vi fa capire quanto sia importante saper riconoscere tutti i segnali che il nostro corpo ci invia e che non vanno assolutamente sottovalutati, sia nel caso in cui state cercando una gravidanza ma anche per tenere monitorato il vostro stato di salute perché come abbiamo visto, le perdite vaginali, possono anche indicare un’infezione batterica in atto (candida o clamidia) che vanno assolutamente tenute sotto controllo e curate, soprattutto se volete cercare di rimanere incinta.
Test ovulazione e temperatura corporea
Abbiamo visto quanto sia importante riconoscere i segnali che il nostro corpo ci invia perché calcolare il periodo di ovulazione quando si ha un ciclo mestruale irregolare non è proprio cosa semplice: ma con qualche piccolo accorgimento in più e una buona dose di pazienza, anche per voi sarà facile capire qual è il momento giusto per cercare la gravidanza che tanto desiderate. Dopo il riconoscimento delle secrezioni vaginali, come vi abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, altri strumenti molto utili a questo scopo sono l’utilizzo di test di ovulazione e saper prendere la temperatura corporea. Cerchiamo di capire come funzionano entrambi questi metodi più nello specifico:
- Test di ovulazione: quest test funziona esattamente come i test di gravidanza e lo potete trovare tranquillamente nelle farmacie. Il kit che troverete nella scatola vi aiuterà ad analizzare un campione di urina per stabilire il livello di LH, ovvero l’ormone luteinizzante, ormone che si impenna appena prima del rilascio dell’ovulo da parte delle ovaie, indicando così il momento fertile. Il test risulta positivo il giorno prima dell’ovulazione, quindi dovrai farne diversi nei giorni precedenti a questo momento, in modo da conoscere il giorno preciso.
- Temperatura corporea: questo è forse il metodo più facile di tutti che, fatto insieme a tutti gli altri, vi può aiutare a conoscere con precisione il vostro periodo di ovulazione. La temperatura basale è stabile durante la prima metà dei giorni successivi alle mestruazioni, poi scende quando si alza il livello di progesterone, che indica l’inizio del periodo dell’ovulazione, per poi tornare a salire di mezzo grado quando sei in piena ovulazione. Dunque, il momento migliore per avere un rapporto sessuale sicuro per una gravidanza è nei due giorni che precedono l’ovulazione, appena prima che la temperatura si alzi.