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La chiusura delle scuole ha messo in serie difficoltà la maggior parte delle famiglie italiane. A tal proposito, il Governo aveva già deciso dal mese di marzo di aiutare le famiglie con figli in età scolare durante l’emergenza Coronavirus. Dal mese di marzo, infatti, il bonus per i servizi di baby-sitting era di 600 euro da utilizzare per le prestazioni di assistenza e sorveglianza dei figli durante la chiusura delle scuole. Il decreto del mese di maggio porta con sé non solo più libertà, ma anche molte novità per quanto riguarda il bonus baby sitter.
Bonus baby sitter: cos’è
Il bonus baby sitter 2020, emanato dall’Inps, è una misura prevista dal decreto Cura Italia per sopportare i genitori nella cura e nella sorveglianza dei propri figli durante il periodo di chiusura delle scuole a causa della pandemia. Si tratta dunque di un beneficio economico messo a disposizione dal Governo per aiutare i cittadini a fronteggiare il periodo di restrizioni.
Il bonus baby sitter di aprile aveva un limite massimo che variava dai 600 ai 1000 euro a seconda della categoria professionale dei genitori richiedenti. Più nello specifico, il limite massimo di 600 euro era destinato a quei genitori lavoratori dipendenti di aziende private o autonomi. Mentre il limite massimo di 1000 euro era riservato a quei genitori che lavorano come dipendenti per la sanità sia pubblica che privata. Questo vale non solo per i dipendenti sanitari, ma anche per quelli della sicurezza, del soccorso pubblico e del settore difesa.
Bonus baby sitter maggio 2020: cosa cambia
Sulla bozza del nuovo decreto maggio 2020, il bonus babysitter di aprile viene prorogato con un aumento dell’importo e altre novità. Con l’arrivo della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, infatti, il tetto del bonus baby sitter sale da 600 a 1200 euro per tutti quei genitori che sono dipendenti, autonomi o iscritti alla gestione separata Inps. Un importo pari a 2000 euro spetta ai genitori dipendenti della sanità.
Inoltre il bonus è stato esteso proprio per consentire l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi, ai centri educativi e ai centri ricreativi. Dunque, il bonus babysitter di maggio potrà essere speso anche per i centri estivi.
Dove fare la domanda
La domanda per avere il bonus babysitter va inoltrata all’Inps per via telematica e le modalità sono varie, in base a ciò che i richiedenti possiedono. La richiesta del bonus babysitter può essere inoltrata nei seguenti modi:
- Accedendo al servizio online, cioè utilizzando l’ applicazione web Inps;
- Tramite il Contact Center dell’Istituto;
- Tramite i patronati;
Le credenziali richieste
I richiedenti, per richiedere il bonus babysitter, devono possedere determinate credenziali, una tra le seguenti:
- Il Pin Inps, ma questa credenziale viene agevolata utilizzando solamente quattro caratteri. Questa modalità semplificata del servizio può essere utilizzata per presentare appunto la domanda, ma poi dovrà essere convertito nel Pin completo;
- Le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- La carta d’identità elettronica 3.0;
- La Carta Nazionale dei Servizi, la smart card o la chiavetta Usb che contiene un certificato digitale di autenticazione personale.
Si dovrà quindi semplicemente compilare e inviare la domanda online. Dopodiché verrà ricevuto un SMS o una e-mail con la notifica della domanda.