Sempre più spesso oggi, i genitori di bambini piccoli, sono costretti a rivolgersi ad una baby sitter che controlli i bambini mentre sono a lavoro. Questo servizio però, ha ovviamente dei costi, che alla lunga potrebbero non essere sopportati agevolmente da parte delle famiglie che stanno attraversando un momento di crisi. Molti genitori non sanno però, che lo Stato ha messo a disposizione un bonus di 600 euro per pagare una bambinaia o per corrispondere la retta di un asilo nido.
La disciplina è stabilita dalla legge 28 giugno 2012, n.92 (cosiddetta “Riforma Fornero”) e dà la possibilità ai genitori di richiedere, alla fine del periodo di congedo per maternità ed entro gli undici mesi successivi in alternativa al congedo parentale, dei voucher per ricevere un contributo economico per servizi di assistenza all’infanzia, per un periodo massimo di sei mesi. Il beneficio spetta alle lavoratrici dipendenti, alle lavoratrici iscritte alla gestione separata di cui all’art.2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.335, le donne incinta la cui data presunta del parto è fissata entro i quattro mesi successivi alla scadenza del bando per la presentazione della domanda. In caso di gravidanza gemellare, la domanda può essere presentata per ogni figlio. Rimangono dunque escluse le lavoratrici autonome e quelle che beneficiano già dei contributi erogati dal Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità.