Il bonus asilo nido è un beneficio a sostegno delle famiglie che hanno figli tra 0 e 3 anni. Viene erogato dall’INPS sotto forma di assegno mensile e può arrivare ad un tetto massimo di 1.500 euro in base ai mesi di iscrizione all’asilo nido.
L’erogazione è legata a determinati requisiti di reddito che è necessario possedere per accedere alla domanda di beneficio. La finalità del bonus è consentire ai genitori il sostegno economico per il pagamento delle rette dell’asilo. Si tratta di un beneficio a sostegno del reddito che anche quest’anno, con circolare del 31 gennaio 2019 è stato approvato con alcune variazioni.
Rispetto agli anni precedenti il bonus viene integrato da un massimo di 1000 euro a 1500 euro, a partire dal nuovo anno. Il credito può essere utilizzato per l’iscrizione in strutture pubbliche e private ma anche per un insegnante a domicilio nei casi di bambini affetti da patologie gravi.
Come richiedere il bonus asilo nido 2019
Per richiedere il bonus la procedura è stata ampiamente semplificata. Basta fare domanda e inviare i documenti mediante l’applicazione INPS. La domanda può essere fatta per i bambini nati o adottati dal 2016. Per richiederlo è necessario: avere la cittadinanza italiana o essere un cittadino europeo, in regolare permesso di soggiorno se cittadino extracomunitario, avere una carta di soggiorno permanente per i familiari che non hanno cittadinanza europea, risiedere in Italia, essere la persona che si occupa di sostenere economicamente la retta dell’asilo, coabitare con il figlio in caso di richiesta per l’assistenza domiciliare.
La domanda può essere presentata dal mese di gennaio attraverso il forum online. Quando si effettua la domanda è bene specificare la finalità del beneficio e quindi chiarire se si ha necessità di un contributo per l’asilo nido (specificando se si tratta di una struttura pubblica o privata) oppure assistenza domiciliare per patologia grave cronica. Coloro che non riescano a fare domanda online sul sito dell’INPS possono rivolgersi a patronati, caf ed intermediari oppure contattare direttamente il call center dell’INPS. Per chi ha più figli è necessario fare una domanda singola per ognuno di loro.
Come funziona
Questo beneficio economico viene erogato mensilmente per un massimo di 1500 euro divisi in 11 mesi. L’importo è di 136.37 euro mensili. La cifra viene erogata solo dietro apposita documentazione. Nel caso di bambini affetti da patologia è necessario che il pediatra sottoscriva l’impossibilità per questi di recarsi all’asilo nido. In questo caso il beneficio viene concesso in un’unica soluzione. Le domande presentate vengono gestite in ordine di invio, nel rispetto del limite di spesa per l’INPS.
L’accredito avviene mediante bonifica su conto, libretto, carta prepagata o qualunque mezzo di pagamento idoneo indicato al momento della richiesta con il modello SR163. Lo stesso decade se dopo la presentazione, il genitore non invia i documenti necessari, decade inoltre qualora vengano meno le circostanze economiche o individuali che hanno portato all’erogazione del sostegno come decesso del genitore, decadenza della genitorialità, perdita della cittadinanza. Qualunque subentro o modifica del genitore deve essere fatta entro 90 giorni dall’accadimento.
Alla presentazione della domanda è necessario allegare un pagamento di una retta presso l’istituto, relativa quindi ad almeno un mese di frequentazione del bambino (fattura, bollettino, bonifico), insieme alla documentazione relativa all’iscrizione del bambino o al suo inserimento in graduatoria. Devono inoltre essere riportati i dati dell’asilo nido, il codice fiscale del bambino, il mese di riferimento, estremi del pagamento e nome del genitore pagante.
Si tratta di un sostegno economico importante che allevia le famiglie da un carico talvolta necessario. In molti casi il beneficio riesce a coprire totalmente il budget mensile per l’asilo nido e, dopo l’aumento dell’anno in corso è previsto un ulteriore aumento in due step il prossimo anno e quello successivo, per agevolare maggiormente le famiglie di tutte le città italiane.