Benefici dello iodio in gravidanza

Lo iodio svolge un ruolo fondamentale nell’organismo nel regolare le funzioni della tiroide e del metabolismo e in gravidanza favorisce il corretto sviluppo del cervello e del sistema nervoso del feto. La carenza determina, invece, non solo problemi di disabilità intellettiva del nascituro, ma anche aborti spontanei, parti prematuri e morti precoci neonatali. Una donna incinta necessita di un apporto di iodio giornaliero di circa 220 microgrammi, mentre durante l’allattamento il fabbisogno si aggira intorno ai 290 microgrammi al giorno, non è necessario che venga rispettata rigidamente la quantità ogni giorno, ma è importante che l’approvvigionamento di iodio si mantenga entro questi valori considerando una media settimanale.

Molti alimenti sono ricche fonti di iodio, quelli che ne contengono quantità più elevate sono i prodotti lattiero-caseari, le uova, le verdure, i frutti di mare, i pesci di acqua salata e il lievito di birra. Ecco il quantitativo presente in alcune porzioni di cibo:

  • una tazza di yogurt magro, 87 microgrammi;
  • una patata di dimensioni medie cotta al forno, 60 mcg;
  • una tazza di latte, 56 mcg;
  • 85 grammi di gamberetti, 35 mcg;
  • 85 grammi di petto di tacchino, cotto al forno, 34 mcg;
  • 50 grammi di mozzarella, 20 mcg;
  • 68 grammi di tonno in olio di oliva, 17 mcg;
  • 1/2 tazza di fragole, 6 mcg.

E’ consigliabile che le donne in dolce attesa introducano nella loro dieta il sale iodato, se si assume una buona quantità di iodio regolarmente attraverso l’alimentazione, non è necessario prendere degli integratori. Vi sono dei sintomi fisici ben precisi che indicano un’eccessiva carenza di questa sostanza nell’organismo, ovvero: ingrossamento della ghiandola tiroidea, che porta a sviluppare il cosiddetto “gozzo”, debolezza e affaticamento perenni, umore depresso, intolleranza al freddo e tendenza ad aumentare facilmente di peso. Per far sì che la gravidanza proceda nel migliore dei modi e per garantire la buona salute sia della mamma che del bebè, il primo passo è avere delle corrette abitudini a tavola e svolgere un’attività fisica moderata e regolare.

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