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Bebè con problemi di sonno

Nei primi mesi di vita del bimbo (ma anche oltre) può capitare che abbia problemi ad addormentarsi, e faccia fatica a dormire la sera. I risvegli notturni sono frequenti, anche se nella maggior parte dei casi i piccoli si riaddormentano da soli. I bimbi che si svegliano nel cuore della notte e fanno i capricci per riaddormentarsi, oppure quelli che non riescono a prendere sonno la sera potrebbero avere qualche disturbo legato all’alimentazione (nei primi mesi sono assai frequenti le “colichette gassose”), oppure hanno sviluppato un’ansia da separazione dovuta al fatto che i genitori sono troppo presenti e apprensivi. Ecco qualche consiglio per rimediare a questo problema:

1) Allungare i tempi tra un pasto e l’altro, di almeno quattro ore: se il piccolo è abituato a mangiare con brevi intervalli, sarà portato a chiedere di essere sfamato anche durante la notte. Molte mamme, per calmare il piccolo che piange, lo attaccano al seno. Questa abitudine, però, non è buona. Se il bimbo piange di notte si può provare a coccolarlo senza farlo attaccare al seno. L’ideale sarebbe fare cinque poppate al giorno, distanziandole durante la giornata. Appena svezzato, l’intervallo tra un pasto e l’altro potrà allungarsi ancora;

2) Non lasciare il biberon nella culla con il piccolo: se piange durante la notte, meglio mettergli in bocca il ciuccio;

3) Riporre il bimbo nella culla non appena si sta addormentando, in modo che abbia impressa come ultima immagine la culla e non il biberon o il ciuccio. Se il piccolo nella culla piange e fa i capricci non dategli da mangiare, piuttosto coccolatelo e cullatelo fino a quando non riprende a dormire;

4) Cercare di far coincidere l’ultimo pasto intorno alle 23 della sera, gradatamente cercate di eliminare i pasti notturni, e diminuiranno anche i risvegli del bimbo.

5) Se il piccolo piange e fa i capricci perché ad esempio è ansioso o ha paura (questo è comune nei bimbi con età compresa tra i 7 e i 18 mesi) state vicini al bimbo prima di addormentarsi, rassicuratelo con parole dolci. In genere questi bimbi hanno bisogno di una presenza costante, potreste ad esempio offrire al piccolo un oggetto per consolarsi, un peluche o una bambola;

6) Quando il bambino è già grande ma non vuole addormentarsi la sera, è utile evitare i sonnellini durante il giorno, per esempio il riposino pomeridiano;

7) Per abituare il bambino ad addormentarsi senza la presenza dei genitori è opportuno che, dai 10-12 mesi in poi, venga messo a dormire in una stanza diversa (ma attigua) a quella dei genitori;

8) E’ fondamentale essere rassicuranti, senza perdere la pazienza e rimproverare il piccolo: è importante capire il suo linguaggio, quello che vuole comunicare, il pianto manifesta sempre un disagio ed è bene non sottovalutarlo mai.

Scritto da Cristiana Lenoci
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