Bambini e stagione influenzale 2020/21: i consigli del Ministero della Salute e come distinguere l'influenza dal Covid-19.
Argomenti trattati
L’influenza colpisce ogni anno milioni di cittadini, soprattutto i soggetti fragili per i quali ha dimostrato essere un fattore che complica e peggiora una condizione clinica di base. Quest’anno, più che mai, è un tema a cui prestare attenzione, anche a causa della diffusione del Covid-19. Bambini e stagione influenzale 2020/21: l’importanza della campagna antinfluenzale.
L’influenza è una malattia infettiva respiratoria acuta causata dai virus influenzali. I sintomi possono essere lievi o gravi e i più comuni sono: febbre, mal di gola, naso che cola, dolori ai muscoli e alle articolazioni, cefalea, tosse e malessere generale. Inoltre, i bambini possono presentare anche nausea e vomito. Tipicamente, i sintomi cominciano due giorni dopo l’esposizione al virus e generalmente durano circa una settimana. La malattia può colpire anche le basse vie respiratorie e generare complicanze. Alcune di queste possono essere polmonite virale, polmonite batterica secondaria, tonsillite, sinusite, peggioramento di problemi di salute preesistenti.
La stagione influenzale di quest’anno vedrà la circolazione di 3 varianti di nuovi virus, più un probabile quarto che, potenzialmente, avrebbero una capacità diffusiva abbastanza elevata. La speranza è che la presenza di queste nuove varianti virali possa essere ridotta dalla continuità dell’utilizzo dei sistemi di protezione usati per proteggerci dal Covid-19.
Nella prossima stagione influenzale 2020/2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, pertanto, si rende necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e influenza. Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso.
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino. Nei bambini di età inferiore ai 6 mesi, il vaccino antinfluenzale non è sufficientemente immunogenico e pertanto non conferisce una protezione sufficiente. Nella Circolare emanata dal Ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-21” si legge che l’inserimento dei bambini e degli adolescenti sani nelle categorie da immunizzare contro l’influenza stagionale è oggetto d’intensa discussione da parte di tutta la comunità scientifica internazionale. In Italia, diverse Regioni offrono gratuitamente la vaccinazione ai bambini a partire dai 6 mesi d’età.
In che modo è possibile distinguere l’influenza dai sintomi tipici da Coronavirus? Solo l’esame diagnostico, come il tampone nasofaringeo, può rivelare senza dubbio se si tratta di Covid-19. Tuttavia, alcuni piccoli segnali possono segnare delle differenze. Infatti, se accanto ai sintomi respiratori comparissero sintomi più specifici, si sarebbe di fronte a sintomi tipici del Covid-19. Sintomi specifici, infine, possono essere la momentanea perdita o diminuzione dell’olfatto o del gusto oppure una tosse di consistenza diversa.