Bambini positivi al Covid-19, cosa fare: le regole per i genitori

Bambini positivi al Covid-19, cosa fare: le regole e le norme utili per i genitori al fine di affrontare questa delicata situazione.

Dopo il ritorno a scuola, può capitare che un bambino risulti positivo al tampone per il nuovo Coronavirus. Se questo dovesse accadere, è molto importante conoscere la durata e le caratteristiche del Covid-19, il quale di solito dura poco tempo nei più piccoli. Bambini positivi al Covid-19, cosa devono fare i genitori e quali sono le norme da seguire? Scopriamolo insieme.

Bambini positivi al Covid-19: cosa fare

Sicuramente è un pensiero che angoscia qualsiasi genitore, ma dopo la riapertura della scuola e l’arrivo della tanto temuta seconda ondata, l’ipotetico contagio dei bambini è un’eventualità da tenere in considerazione. Bambini positivi al Covid-19: cosa fare e in che modo comportarsi in questo caso? Se i genitori sfoderano la giusta dose di consapevolezza e sangue freddo, poi, anche l’isolamento passa in un batter d’occhio.

Innanzitutto, nella maggior parte dei casi il virus si manifesta nei più piccoli attraverso sintomi lievi, paragonabili a quelli di una comune influenza. Rispetto agli adulti, la percentuale di bambini ospedalizzati o addirittura in terapia è molto inferiore. Naturalmente, ciò non significa che bisogna prendere sottogamba questa situazione. Infatti, ci sono stati anche casi di bambini con sintomatologia importante.

Quando i bambini positivi al Covid-19 vengono seguiti in casa, alcune accortezze sono indispensabili per prevenire il contagio degli altri familiari e per prendersi cura della salute dei bambini stessi. Come devono comportarsi i genitori in questo caso?

La stanza e gli ambienti

Ai bambini positivi al Covid-19 andrebbe dedicata una stanza e un bagno se possibile. Risulta necessario assicurare la pulizia quotidiana dell’ambiente dedicatogli ed effettuare il frequente ricambio dell’aria, aprendo la finestra e facendo attenzione che i bambini siano coperti per evitare di prendere freddo.

Se non è possibile dedicare ai bambini positivi una stanza apposita, è necessario il ricambio dell’aria degli spazi condivisi. Gli altri membri della famiglia devono mantenersi sempre almeno a un metro di distanza e solo una persona di riferimento dovrebbe essere l’addetta alla cura. L’adulto dovrà utilizzare una mascherina e i guanti, anche durante il cambio del pannolino e la manipolazione di altri oggetti contaminati.

L’igiene

Risulta necessario garantire un’adeguata igiene degli oggetti a contatto con i bambini positivi, lavandoli frequentemente, specie dopo il contatto con la bocca. Vanno utilizzati biancheria e utensili da cucina dedicati solo per i bambini, i quali devono essere puliti con acqua e sapone dopo l’utilizzo. Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici di casa è fondamentale per prevenire l’infezione. Durante la pulizia è opportuno indossare guanti monouso e un grembiule dedicato, da lasciare poi in un apposito spazio. I rifiuti devono essere posti in due sacchetti di plastica e devono essere smaltiti nell’indifferenziata. Infine, è fondamentale lavare spesso le mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcol dopo ogni contatto.

La cura dei bambini

È fondamentale osservare la sintomatologia dei bambini e tenerne un diario, in modo anche da poter riferire al medico l’andamento delle condizioni cliniche. In particolare, può essere utile annotare la febbre e, se richiesto dal medico, la frequenza respiratoria. I genitori devono misurare la temperatura corporea ai bambini al mattino e alla sera. Il paracetamolo va utilizzato per la gestione della febbre. Se è presente la tosse, la posizione semi-seduta può aiutare i più piccoli. L’aerosol va effettuato solo se prescritto dal medico, in quanto può aumentare il rischio di trasmissione della malattia. Infine, bisogna assicurare ai bambini un buono stato di idratazione.

Condividi