Patologie retiniche e corneali possono essere causa di danni alla vista, così come traumi da incidenti e da gioco possono provocare danni agli occhi.
Ecco perché è importante, soprattutto parlando di bambini, agire in modo preventivo con controlli e visite specialistiche.
A poche ore dalla nascita, i neonati sono soggetti al test del riflesso rosso che verifica lo stato di salute del fondo dell’occhio. Prima dell’inizio delle scuole primarie, il bambino può essere sottoposto ad un programma di controlli della vista che comprende, tra gli altri esami, il cover test, conosciuto anche come test dell’occhio coperto che, insieme allo screening dell’ambliopia, mira a diagnosticare la presenza dell’ambliopia o “occhio pigro”.
Il cover test è una tecnica dell’ortottica, quell’insieme di test che hanno come finalità la riabilitazione visiva riguardante anomalie della visione binoculare (strabismo, ambliopia), problemi di letto-scrittura e altre patologie in età pediatrica, adulta e anziana.
Il cover test avviene mediante la copertura diretta degli occhi relativamente ad un punto da fissare. Vengono pertanto coperti alternativamente gli occhi e viene fatto visualizzare un punto da vicino e da lontano.
Esistono tre differenti tipologie di cover test:
- monolaterale, legato alla diagnosi specifica dello strabismo;
- di scopertura che segue la fase monolaterale (dopo aver escluso la diagnosi di strabismo) ed è legato all’osservazione dell’occhio che precedentemente era rimasto coperto per 5 secondi per individuare eventuali forie, la prontezza di compensazione delle stesse e la fluidità di recupero della fusione;
- alternante, prevede la copertura alternata di entrambi gli occhi che durante il test non dovranno mai rimanere entrambi scoperti per individuare una deviazione latente o manifesta in cui l’angolo può essere maggiore rispetto a quanto rilevato in fase monolaterale.