Un bagno caldo può essere molto rilassante per il bebè, ma, nonostante ciò questo non significa che sia necessario farlo ogni giorno. Infatti, quello che conta è tenerlo pulito e comodo e questo lo si può fare non necessariamente sempre e solo con il bagnetto.
Bagnetto del neonato: ogni quanto farlo? Ecco i consigli utili ai neogenitori.
Bagnetto neonato: ogni quanto farlo
Appena si diventa genitori, sono tanti i dubbi che attanagliano mamma e papà e la paura di sbagliare o di non essere all’altezza è sempre tanta. Una delle domande più ricorrenti riguarda la frequenza del bagnetto e il timore di aggredire la delicata pelle del piccolo. Al di là dell’igiene, fare il bagnetto al bebè è utile per attivare la circolazione sanguigna della pelle e la traspirazione. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di fare il primo bagnetto al neonato il giorno dopo la nascita. Il piccolo può fare il bagnetto anche nei primi giorni dopo la nascita: non è necessario aspettare la caduta del moncone ombelicale, è solo importante asciugarlo bene e avvolgerlo con una piccola garza per aiutare l’essicazione.
Bagnetto al neonato: ogni quanto farlo? Non c’è una regola precisa, e ciascun genitori può affidarsi al buon senso e al proprio istinto. La maggior parte delle ostetriche e degli altri professionisti sanitari raccomanda di fare il bagnetto ai neonati almeno 2-3 volte la settimana. I dermatologi danno il via libera al bagnetto quotidiano, purché non sia vissuto con stress e non crei disagio né a mamma o papà né al piccolo. L’importante, però, è utilizzare detergenti adeguati e non aggressivi, non schiumogeni o con profumi, che possono irritare e seccare la pelle.
Come fare il bagnetto
Il bagnetto del neonato può essere eseguito direttamente nella vasca di casa o in un’apposita vaschetta per bambini, mettendo sul fondo un tappetino di gomma per ridurre il rischio di scivolamento. Risulta di fondamentale importanza avere nelle vicinanze tutto l’occorrente, per la sicurezza del piccolo e per evitare l’esposizione al freddo, tra cui:
- termometro a infrarossi per la misurazione della temperatura dell’acqua;
- asciugamani;
- sapone o latte detergente neutro liquido;
- biancheria;
- pannolino;
- spazzolina per capelli;
- crema in tubo oppure olio idratante;
- fasciatoio.
La stanza dove viene effettuato il bagno dovrà essere sufficientemente riscaldata, evitando però l’eccessivo surriscaldamento. La temperatura ideale dell’acqua deve oscillare tra i 32°C e i 35°C. Dopo aver lavato accuratamente le mani, riempire la vaschetta mettendo sul fondo un cuscino o tappetino di gomma per ridurre il rischio di scivolamento e per dare supporto al piccolo. Immergere il neonato fino all’altezza delle spalle, diluire il detergente non schiumogeno da aggiungere in acqua, per lavare sia il corpo che i capelli e immergere delicatamente il neonato nell’acqua. Sostenendo il bambino con un braccio, iniziare a lavarlo partendo dalla testa e terminando con la zona dei genitali. Per uscire dall’acqua è importante appoggiarlo sull’avambraccio in posizione prona e avvolgerlo subito con una spugna calda e quindi girarlo.