Alcune donne (non tutte!) ancor prima di avere la conferma dal ginecologo oppure da un test di gravidanza, potrebbero avere la conferma della loro maternità “grazie” a delle perdite di sangue anomalo: assolutamente niente di preoccupante, sono le cosiddette perdite da impianto. Troverete sullo slip alcune macchine color roseo o tendenti al marroncino di lievissima entità (tanto che alcune addirittura non se ne accorgono nemmeno) e che durano in linea di massima qualche ora oppure un giorno, non di più. Queste perdite stanno ad indicare che l’embrione si è annidato nell’utero, dopo aver attraversato la tuba in seguito al concepimento.
Ovviamente, quando si parla di perdite, soprattutto in gravidanza, è facile che una donna – in particolare le primipare – si spaventino un pochino anche perché solitamente le perdite di sangue nel primo trimestre sono associate (erroneamente) all’aborto spontaneo. Vi rassicuriamo immediatamente dicendovi che le perdite in caso di aborto sono molto corpose, hanno un colore rosso vivo, durano per più giorno e solitamente sono accompagnate da dolori.
Detto questo, vi consigliamo sempre e comune di consultare un medico di base o il proprio ginecologo per avere la certezza che quelle che vedete sono perdite da impianto e non nascondino altre patologie (esempio, infezioni di varia natura). Cerchiamo, per fare un po’ di chiarezza, di capire cosa sono e perché in alcune donne arrivano queste perdite.
Quando avvengono
Le perdite da impianto per la maggior parte delle donne sono sicuramente il primissimo sintomo di inizio gravidanza: piccole macchie di sangue roseo o tendente al marroncino. Queste perdite, di lieve entità e breve durata, sono il segnale dell’avvenuto impianto si manifestano all’incirca 6-12 giorni dopo il concepimento, quando appunto l’embrione si “impianta” letteralmente sulle pareti uterine ed è il primo step del delicatissimo processo di nidazione. Non sono quasi mai seguite da dolori, anche se bisogna dire che che tra i primi segnali che una donna avverte proprio a inizio gravidanza sono uno stato di malessere generale, stanchezza, senso dolorante, crampetti al basso ventre.
Tutti sintomi che, le donne lo sanno molto bene, potrebbero essere facilmente confusi con i classici sintomi che si avvertono a inizio del ciclo mestruale. Se la gravidanza è stato un evento programmato, è facilissimo riconoscere le perdite da impianto e cominciare dunque a gioirà per la novità; invece, se un bebè non era nei vostri programmi, analizzate bene le perdite che notate sullo slip: quelle da impianto, dette anche spotting, come vi abbiamo anticipato sono rosee o tendenti al marroncino, sono proprio lievissime macchioline e scompaiono in automatico dopo al massimo un giorno. Le perdite, però, sono anche il segnale di altro: esempio, infezioni batteriche o ovulazione, oppure ancora pre menopausa.
Quindi, come sempre, vi suggeriamo di non sottovalutare mai nessuno dei segnali che il vostro corpo vi manda e di contattare per ogni chiarimento il proprio ginecologo per avere la conferma o meno di un’avvenuta gravidanza o, in caso contrario, scongiurare patologie più serie.
Perché avvengono
Come vi abbiamo già detto, le perdite da impianto non capitano a tutte le donne incinta. Quindi, non sentitevi in difetto o non fatevi prendere dalla preoccupazione se non avvertite questo fenomeno. È tutto assolutamente naturale, ogni donna è a sé come ogni gravidanza, quindi evitate di fare troppi paragoni con altre donne in dolce attesa perché servirebbe a ben poco. Però, se state cercando un figlio oppure avete scoperto di aspettarne uno e avete notato queste piccole macchioline di sangue, è bene aiutarvi a fare un po’ di chiarezza.
Perché in alcune donne avvengono le perdite da impianto? Queste perdite coincidono con il momento in cui l’embrione si impianta nella parete interna dell’utero, chiamato endometrio. Inizia così a creare un nido accogliente dove risiederà e continuerà il suo sviluppo durante i nove mesi di gestazione. Quando l’ovulo si annida nell’endometrio può capitare che alcuni vasi sanguigni si rompano, provocando uno spotting ematico da impianto.
Tuttavia, si presume che le perdite da impianto, a volta, sono provocate anche da sangue rimasto nell’utero dalla precedente mestruazione. O, ancora, da piccoli traumi provocati dal collo dell’utero. Qui i cui tessuti sono stati modificati dai primi ormoni della gravidanza, durante i rapporti.
Ricordiamo che si tratta di un fenomeno assolutamente normale e fisiologico. Ovviamente, è sempre ben tenersi controllate e fare comunque delle regolari visite dal ginecologo. Così da evitare insorgere di infezioni o problematiche più serie.
Se siete alla vostra prima gravidanza, è facile spaventarsi ad ogni minimo problema. Si sa che il primo trimestre di gravidanza è quello più delicate. Ma se vedete delle macchioline sullo slip non pensate subito all’aborto spontaneo. Come detto all’inizio di questo articolo informativo, la minaccia d’aborto è segnalata da altri sintomatologie.