Argomenti trattati
Troppo spesso si sente parlare di autismo in maniera poco informata e a volte anche con una certa leggerezza. Non appena negli asili o nelle ludoteche si nota un bambino introverso o poco incline a fare amicizia, si tende a sospettare il peggio. Come e quando si manifesta l’autismo? E soprattutto, come dovrebbero comportarsi i genitori?
Cos’è l’autismo
L’autismo è un disordine neuropsichico infantile, che può comportare gravi problemi nella capacità di comunicare, di entrare in relazione con le persone e di adattarsi all’ambiente. Rientra in quelli che vengono definiti “disturbi pervasivi dello sviluppo”, un insieme di disturbi complessi, che dipendono da un alterato sviluppo del cervello. Chi ne è affetto presenta problemi di interazioni sociali, problemi di comunicazione e comportamenti ripetitivi. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio dei Disturbi dello Spettro Autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. A oggi non è stata individuata con certezza la causa dei disturbi dello spettro autistico, ma in un 10-15% dei casi è individuabile una causa genetica. In questo caso si parla di forme di autismo secondario.
Autismo: come e quando si manifesta
Sin dalla tenerissima età è possibile osservare nel bambino dei sintomi riconducibili all’autismo. Riconoscerlo in tempo e in maniera preventiva può migliorare la condizione dei bambini. Individuare l’autismo non è cosa semplice, ma neanche impossibile. Nei neonati, infatti, già prima degli 8-12 mesi alcuni comportamenti possono far pensare che ci sia qualche atteggiamento riconducibile a questo disturbo. Pur nelle differenti manifestazioni cliniche con cui si presentano, le caratteristiche tipiche degli ASD (Autism Spectrum Disorders) si possono riassumere in:
- deficit nella comunicazione e nell’interazione sociale;
- comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi.
Accanto a questi sintomi basilari, le persone affette da autismo possono presentare:
- disturbi sensoriali;
- problemi del sonno e di alimentazione;
- disarmonie motorie e nelle abilità cognitive;
- scarsa autonomia personale;
- autolesionismo e aggressività.
Questo perché è assente il patrimonio innato di abilità con cui ogni essere umano riesce a entrare in contatto con gli altri.
Quale trattamento per bambini e adolescenti
Le conoscenze sull’autismo sono in continua evoluzione, anche se numerosi aspetti di questo disturbo non sono ancora del tutto chiari. Questo perché l’autismo è un disturbo complesso, costituito da una “famiglia” di disturbi con caratteristiche simili ma che si esprimono in modi e livelli di gravità molto variabili tra loro. Gli interventi efficaci per il trattamento del disturbo esistono: si tratta di percorsi integrati, che comprendono sia interventi pedagogici e abilitativi sia terapie farmacologiche per i sintomi associati. Al centro del percorso ci sono i bambini e le loro famiglie, coinvolte attivamente nella gestione del trattamento. Naturalmente partecipano al trattamento specialisti di diverse professionalità, tra cui neuropsichiatri infantili, pediatri, medici di medicina generale, psicologi, educatori professionali, logopedisti, terapisti
della neuro e della psicomotricità.