Uno dei compiti più difficili è preparare vostro figlio all’arrivo di un altro bambino. Nel 1998 mio figlio ha perso sua sorella a causa di un problema cardiaco, perciò il mio compito è stato ancora più arduo quando nel 2001 ho dovuto annunciare l’arrivo di una nuova sorellina; era davvero spaventato all’idea che potesse succedere anche a lei.
Mio figlio aveva 6 anni quando mia figlia è morta così, quando nel 2001 gli dissi che ero incinta, non ne era entusiasta, aveva appena cominciato a lasciarsi alle spalle la perdita della sorellina; solo quando la nuova arrivata aveva circa 3 mesi, lui venne da me e mi disse: “Mamma, penso che vivrà!”. Mi commuovo sempre ripensando a quel giorno, da allora ha passato sempre molto tempo con la sua sorellina.
Cinque anni dopo la sorellina aveva cambiato completamente la vita di mio figlio e noi eravamo orgogliosi di annunciare l’arrivo di un’altra bambina. Lei, lei era così eccitata all’idea di diventare la sorella maggiore che non vedeva l’ora che nascesse. Durante la gravidanza abbiamo cercato di spiegarle che la bambina avrebbe avuto bisogno del tempo di mamma e papà, ma non per questo le avremmo voluto meno bene. Era entusiasta di poterle prestare i suoi vecchi giocattoli, anche se prima che nascesse cambiò idea, ma il solo fatto di averci pensato è stato un bel gesto.
Cercate di aiutare i vostri bambini a capire realmente quanto tempo è necessario dedicare al nuovo arrivato e assicuratevi che capiscano che con il tempo tornerete a trascorrere più tempo insieme a loro. Cercate anche di coinvolgerli nelle attività per il nuovo arrivato, per esempio fatevi aiutare a dargli da mangiare, questo infonderà in loro un senso di orgoglio per il loro nuovo fratellino e per la loro stessa capacità di aiutare i “grandi”.
La mia bambina di 5 anni continua a chiamare la sorellina “la nostra bambina”; ogni volta che andiamo in giro dice alla gente: “la nostra bambina ha 2 denti” o cose simili. Fortunatamente i nostri figli non hanno mai mostrato gelosia verso l’altro e credo che ciò sia dovuto al fatto che li abbiamo sempre coinvolti in ogni aspetto: dalla gravidanza, alla nascita fino alla crescita.