Le cause dell'aria nella pancia e cosa fare durante il periodo di gravidanza
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L’aria nella pancia consiste in un disturbo funzionale alquanto diffuso. Con questo termine indichiamo, per essere più precisi, una presenza eccessiva di gas all’interno dell’intestino. La definizione di quella che si rivela una quantità eccessiva resta comunque estremamente soggettiva. Nei soggetti con intestino più delicato, infatti, è possibile che anche una quantità di gas considerata mediamente normale possa causare notevoli disagi e problemi.
Il problema del gas nella pancia inizia a manifestarsi durante l’adolescenza e procede con l’età adulta, incontrando un picco nella fascia che va dai vanti ai quaranta anni. La problematica risulta tanto diffusa da colpire tra il 10 e il 15 per cento di tutta la popolazione mondiale.
Il disturbo funzionale dell’aria nella pancia è caratterizzato per non risultare, in linea di massima, continuo. Al contrario, esso si presenta a fasi intermittenti, scomparendo per poi tornare qualche tempo dopo. Come abbiamo detto, la sensibilità individuale di chi soffre di tale disturbo rappresenta un variabile essenziale per stabilirne la gravità. Essa risulta ancora più rilevante rispetto alla stessa quantità di aria effettivamente presente. Quando, comunque, si rileva un problema di gas intestinali, è necessario rivolgersi a un medico.
Il parere di uno specialista non può infatti, essere sostituito da rimedi fai-da-te, che se seguono una auto-diagnosi sbagliata potrebbero rivelarsi inutili o, ancora peggio, dannosi. Il medico dovrà innanzitutto scovare la causa scatenante della patologia. In primo luogo, bisognerà procedere in modo da escludere cause organiche, tranquillizzando così notevolmente il paziente. Quindi, occorrerà scoprire l’effettiva origine del disturbo. Solo a questo punto si potrà procedere redigendo la terapia adatta alla cura del caso specifico.
Le cause che possono trovarsi all’origine del disturbo da aria nella pancia sono davvero molteplici. Innanzitutto, occorre specificare che il problema dei gas intestinali, pur riguardando potenzialmente chiunque, interessa le donne in misura maggiore rispetto agli uomini. Come mai? Le femmine, semplicemente, risultano maggiormente soggette alla ciclicità ormonale, i cui effetti si riflettono anche sul transito intestinale. In ogni caso, alla base del gonfiore addominale troviamo quasi sempre lo stile di vita di una persona.
La principale responsabile, infatti, sembra essere proprio l’alimentazione. Un effetto fermentante (la cui portata dipende comunque dalla predisposizione individuale e dalle abitudini) si rischia soprattutto con bevande gassate, verdure a foglia larga, fibre e alcuni tipi di legumi, in particolare i fagioli secchi. Tutte queste caratteristiche fanno riferimento alla flora intestinale che comunque può adattarsi alle abitudini. E’ quello che avviene, per esempio, nel caso di molte persone che adottano una alimentazione vegetariana o vegana e non presentano comunque gonfiore della pancia.
Lo stile di vita, comunque, si estende anche ad altri aspetti. Praticare una attività fisica regolare, ad esempio, aiuta a ripartire correttamente i gas. Fumare, al contrario, contribuisce all’inalazione di aria. Allo stesso modo agisce l’abitudine di masticare gomme e mangiare caramella. In questo modo, infatti, si stimola la salivazione e si aumenta la quantità di aria introdotta nell’intestino.
Infine, un altro fattore chiave, lo stress, può influenzare il problema di aria nella pancia. Una situazione di stress, infatti, contribuisce a fare avvertire come fastidiosi alcuni movimenti dell’intestino che risultano in altre condizioni perfettamente normali. A seconda dell’attenzione che concentriamo su quello che accade all’interno del nostro corpo in periodi di ansia o stress, il gonfiore addominale può aumentare. Purtroppo, si tratta di un meccanismo che difficilmente possiamo tenere sotto controllo.
La presenza eccessiva di aria nella pancia risulta una condizione che si presenta spesso durante la gravidanza. Perché in questa fase la donna ne è particolarmente soggetta? L’azione ormonale che interviene in questo periodo rallenta l’attività intestinale. Questo ha un’utilità: grazie a un passaggio lento degli alimenti nell’intestino, la donna gravida assorbe una maggiore quantità di nutrienti che servono allo sviluppo del feto. Tuttavia, questa condizione presenta effetti spiacevoli. Innanzitutto, è probabile che aumenti la condizione di stitichezza. Inoltre, il ristagno prolungato di feci nell’intestino può provocare flatulenza.
Come comportarsi in questi casi? La chiave per il controllo dell’alimentazione risiede, anche nel corso della gestazione, proprio nell’alimentazione. Innanzitutto bisogna cercare di mangiare lentamente durante i pasti, masticando accuratamente per evitare di inalare aria. Evitate quindi di parlare mentre mangiate. Inoltre, è meglio nutrirsi di cibi sani, come frutta, verdura e cereali, particolarmente ricchi di fibre. In questa categoria, però, esistono anche alimenti da evitare: in particolare, fagioli e cavoli.