I meccanismi che determinano la termoregolazione, nel bambino, non sono ancora del tutto efficienti. Ecco quindi che con il presentarsi dei grandi caldi, nasce la “diatriba” che da una parte mette l’utilizzo del condizionatore per diminuire le alte temperature che il bimbo mal sopporta, e dall’altra mette le preoccupazioni sulle possibili conseguenze negative sulla salute causate dall’utilizzo dell’aria condizionata. La risposta a questo dilemma è in realtà molto semplice. Il problema non sussiste nell’utilizzo in sé dell’aria condizionata, ma nel modo in cui viene utilizzata.
I benefici dell’utilizzo dell’aria condizionata
Il condizionatore, che sia quello dell’auto o di un’abitazione, contribuisce a mantenere un clima ed un ambiente confortevole per i bambini, che se sottoposti a temperature troppo alte, possono “surriscaldarsi”. I meccanismi di termoregolazione nei bambini, come anticipato, non sono ancora efficienti.
Una temperatura troppo alta inoltre, potrebbe avere un ulteriore danno collaterale, assolutamente da non sottovalutare, quello della disidratazione. Nel caso in cui l’organismo del piccolo dovesse cercare di compensare abbassando la temperatura corporea, aumentando la sudorazione, potrebbe verificarsi un’eccessiva perdita di liquidi. Il bambino probabilmente comincerà a lamentarsi, ad essere irrequieto, mostrando segni di malessere che purtroppo non sarà nemmeno in grado di comunicare correttamente.
Con questi presupposti, risulta evidente come sia importante controllare che la temperatura dell’ambiente non si innalzi eccessivamente e come sia altrettanto importante idratare il bambino con il giusto apporto di liquidi. Con l’utilizzo dell’aria condizionata inoltre, ci sono altri due benefici che non sono da sottovalutare. Il primo consiste nella possibilità, oltre che di abbassare la temperatura, di diminuire il tasso di umidità dell’aria, il secondo di purificare l’ambiente grazie ai filtri anti-pollini.
L’utilizzo corretto del condizionatore
L’aria condizionata non fa assolutamente male ai bambini, a patto di rispettare alcuni semplici accorgimenti:
- non tenere una temperatura troppo bassa: così come un bambino, nel caso di alte temperature, riesce difficilmente a gestirle non mantenendo costante la sua, lo stesso accade quando tali temperature sono troppo basse. La temperatura ideale per far stare bene il bambino senza provocare conseguenze è di circa 24° C.
- Non abbassare eccessivamente il tasso di umidità, perché si potrebbe avere l’effetto contrario al beneficio. Difatti, se una minore umidità rispetto all’ambiente esterno può aiutare la respirazione, un tasso troppo basso secca l’aria, aumentando appunto le difficoltà respiratorie. Un tasso ideale per il giusto benessere e comfort ambientale si aggira attorno al 50%.
- Non esporre il piccolo direttamente alla corrente d’aria del condizionatore.
- Evitare sbalzi di temperatura, quindi se si arriva dall’esterno con una temperatura molto alta, meglio che l’ambiente si raffreddi gradualmente. Lo stesso discorso vale anche al contrario, quindi prima di portare il bambino all’esterno, meglio spegnere l’aria condizionata.
- Eseguire una corretta manutenzione al condizionatore, che col tempo, soprattutto nella zona filtri, può accumulare batteri, causando malattie dell’apparato respiratorio tra le quali: bronchiti, asma ed allergie.
Una piccola raccomandazione: nelle ore notturne, onde evitare che il bambino si raffreddi eccessivamente, è consigliabile tenere la temperatura un paio di gradi più alta rispetto a quella del giorno, lasciando attiva la funzione di deumidificazione e la porta della camera socchiusa, per permettere un corretto ricircolo dell’aria.