Potreste non aver mai sentito parlare di Apermus. Oppure, al contrario, averlo addirittura provato. Non si tratta ancora di un prodotto troppo diffuso. In ogni caso, Apermus consiste in un rimedio omeopatico dalle molteplici proprietà. Di queste, una consiste nell’aiuto che offre durante le fasi del travaglio e del parto. Come? Il prodotto agisce rendendo il collo dell’utero più morbido e, di conseguenza, facilitando la dilatazione della cervice. Questo rimedio omeopatico dunque serve soprattutto per garantire un travaglio meno difficoltoso e più rapido in termini di tempo. In ogni caso, occorre restare realiste per quanto riguarda questo tema. Ovviamente, il prodotto di cui parliamo può offrire benefici ma, al tempo stesso, non può garantire un travaglio indolore. Se si desidera ridurre sensibilmente la percezione del dolore è meglio affidarsi a metodi più efficaci, in particolare l’analgesico epidurale.
Apermus cos’è
Apermus può quindi essere considerato come un aiuto, per facilitare il travaglio e renderlo sereno. Ovviamente, non si tratta di un prodotto miracoloso. Perché l’esperienza del parto risulti infine positiva, è necessario che intervenga un insieme molto più ampio di fattori. Essi consistono soprattutto in esercizio fisico, alimentazione adeguata, possesso di informazioni chiare e precise. Ancora massaggio al perineo, ginnastica del pavimento pelvico e sostegno psicologico.
Infine, il fattore che davvero rappresenta il fulcro della differenza in questi casi consiste nel non adottare una posizione ginecologica, la meno adatta a partorire, imposta al momento del parto. Al contrario, ogni partoriente dovrebbe scegliere la posizione più comoda e antalgica, che consenta una certa libertà di movimento.
L’assunzione del prodotto in questione dovrebbe cominciare in concomitanza con la trentaquattresima settimana di gravidanza. A partire dalla trentasettesima settimana, poi, le dosi da assumere raddoppiano, per poi giungere all’apice nel momento in cui si entra nella fase attiva del travaglio.
Effetti collaterali
Apermus consiste in un rimedio naturale. Ciò, tuttavia, non implica che sia esente da effetti collaterali. Per evitarli, occorre sempre assumerlo su consiglio e monitoraggio di uno specialista. Tale rimedio, inoltre, va assunto esclusivamente nelle dosi indicate dal medico. Sempre, poi, lontano dai pasti, incluso il caffè.
Inoltre, i granuli di prodotto non andrebbero mai toccati con le dita. Meglio, dunque, rovesciarli nel tappo del contenitore, contarli e da qui ingerirli direttamente. Limone e menta, anche se contenute in cicche o dentifrici anziché in veri e propri alimenti, fungono da antidoto al prodotto in questione.
Quando lo si assume, dunque, questi due vegetali andrebbero in assoluto evitati, poiché potrebbero comprometterne l’effetto. I grani inoltre non devono essere masticati né ingoiati, bensì tenuti sotto la lingua sino a farli sciogliere completamente. Questa è, infatti, una zona molto vascolarizzata, dove i principi attivi vengono assorbiti meglio.