Anche i bambini possono essere soggetti a manifestazioni allergiche: si tratta di un problema in costante aumento in Italia dovuto a diversi fattori.
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L’allergia è una violenta reazione infiammatoria che si verifica quando il sistema immunitario scambia una sostanza normalmente innocua, definita allergene, come un agente aggressivo da cui difendersi. Sono solo gli adulti a soffrire di allergie? Ebbene no, purtroppo! Anche i bambini possono essere soggetti a manifestazioni allergiche. Si tratta di un problema in costante aumento: in Italia il 25% dei bimbi ha oggi problemi di allergia mentre negli anni ’90 ne soffriva solo il 7%. Tra le cause principali di questa impennata gli stili di vita, l’inquinamento, lo stress, il fumo, la cattiva alimentazione, l’abuso di farmaci e l’eccessiva igiene personale. Se il vostro bambino soffre di allergie alimentari, come riconoscerle?
Numerosi studi evidenziano che la problematica legata alle allergie alimentari coinvolge oltre 20 milioni di italiani. Ad essere colpiti in particolare sono i bambini. É importante sapere che qualunque alimento potrebbe innescare una reazione allergica al nostro organismo. Recenti studi evidenziano tuttavia, che nella maggior parte dei casi tali reazioni allergiche dipendono da 8 cibi in particolare. Tra questi cibi si possono ricordare:
La reazione allergica può manifestarsi in diversi modi, e può comprendere:
É possibile che i sintomi si manifestino pochi minuti dopo aver ingerito il cibo a cui si è allergici, ma vi sono dei casi nei quali le reazioni allergiche si manifestano dopo diverse ore dall’assunzione.
Per capire se si è allergici a un cibo è assolutamente necessario rivolgersi a un medico specializzato, il quale una volta raccolta la storia clinica e le informazioni utili potrà identificare possibili cibi sospetti, e ordinare l’esecuzione se ritenuta necessario di appositi test diagnostici. Si tratta di test che vengono effettuati sulla cute, caratterizzati da una particolare efficienza. Tali test, noti come Prick test, consistono nel posare sulla cute estratti allergenici di un determinato cibo, al quale si ritiene di essere allergici.
A questo punto vi potranno essere due diverse reazioni:
É tuttavia necessario prestare particolare attenzione, questo perché una reazione negativa non esclude totalmente la possibilità di essere allergici. Come già anticipato, per tale ragione è consigliato sempre rivolgersi ad un medico specializzato.
Vi è un ulteriore test per poter riconoscere le allergie alimentari. Quest’ultimo consiste in un prelievo di sangue, sul quale successivamente si procederà a dosare gli anticorpi Ige per gli alimenti sui quali vi sia il sospetto di allergia.
La reazione negativa anche in questo caso non esclude totalmente un’allergia, mentre una reazione positiva potrebbe semplicemente indicare una particolare sensibilizzazione verso quel determinato alimento.
Vi è infine un’ultimo test attuabile denominato test di scatenamento orali. Si tratta di un test più rischioso rispetto a quelli sopra citati, che viene generalmente eseguito quando il Prick test ed il dosaggio delle Ige non siano stati sufficienti per diagnosticare l’allergia. Questo test consiste nella somministrazione dell’alimento sospetto a dosi crescenti, e l’operazione è finalizzata all’analisi dei possibili sintomi che si potrebbero manifestare successivamente all’assunzione.
Non vi sono delle terapie che consentono di eliminare l’allergia a determinati cibi. Generalmente la cura per le allergie alimentari consiste nella eliminazione dell’alimento che scatena le reazioni allergiche.
In certi casi è possibile consumare l’alimento in quantità ridotte e prestando particolare attenzione, ma bisogna comunque far riferimento al risultato dei test e al parere del medico di riferimento.