Vuoi sapere sei sei intollerante o allergico al nichel? Scopri quali test effettuare ed i cibi assolutamente da evitare.
Vuoi sapere quali sono i sintomi dell’allergia al nichel, come si manifesta e quali sono gli alimenti da evitare? Stai leggendo l’articolo giusto. Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di allergia da nichel, ma cosa si intende esattamente per questa allergia che provoca ogni anno un numero sempre più crescente di dermatite alle mani?
Come si deduce facilmente dalla stessa definizione, l’allergia da nichel è una reazione che si manifesta a seguito del contatto tra nichel e pelle, in un soggetto particolarmente sensibile. C’è poi un secondo tipo di allergia, e cioè quella si sviluppa con il consumo alimentare. Mentre il contatto tra nichel e pelle si risolve in una dermatite più o meno importante, l’allergia da nichel dovuta al consumo di particolari alimenti, sfocia in disturbi gastrointestinali non di poco conto. Ecco allora quali sono i cibi da evitare in caso di allergia al nichel.
Forse non tutti sanno che l’allergia da nichel è più frequente nelle donne e se si vuole essere veramente precisi la definizione esatta è Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS). Questo tipo di allergia si presenta con diversa intensità a seconda della sensibilità del soggetto che ne soffre. Può ad esempio capitare che il semplice contatto con cerniere o bottoni metallici, sia la causa di una dermatite. E’ considerata una delle allergie da contatto in assoluto più diffuse, circa il 10% delle donne adulte occidentali presenta allergia da nichel, dato in sensibile aumento con il diffondersi della moda degli orecchini e dei piercing sul corpo. Ma che cos’è il nichel e dove si trova? Il nichel è un metallo, e si trova un pò ovunque.
Tutti gli oggetti metallici, come ad esempio i gioielli da bigiotteria contengono nichel, ma anche gli utensili da cucina, fatta eccezione per gli oggetti in oro ed acciaio inox che contenendo piccolissime quantità di nichel non provano alcuna reazione allergica. Non solo oggetti metallici, il nichel si trova anche in molti altri prodotti, come quelli di bellezza, primi fra tutti cosmetici e tinture per capelli, poi ancora nei detersivi ed anche nei cibi. Per quel che riguarda quest’ultima categoria, di cui ci occuperemo in seguito, va subito detto che il nichel è presente in quantità infinitesimali, ma in soggetti particolarmente sensibili, queste quantità sono sufficienti a scatenare una reazione allergica. Infine monete, penne, chiavi e batterie alcaline, contengono anch’esse tracce di nichel.
L’allergia da nichel è una allergia da accumulo, ovvero una allergia che rimane latente per tanto tempo, ma che poi in particolari soggetti, al minimo contatto con il metallo scatena la reazione. Come per la maggior parte delle allergie, non esiste una cura specifica, se non quella di limitare il contatto con il nichel e rivolgersi ad uno specialista, allergologo e dietologo, per ricevere ulteriori consigli e suggerimenti.
Diversa è invece l’intolleranza da nichel, che generalmente si manifesta a seguito di alcuni alimenti particolarmente ricchi di questo metallo. Ma a differenza dell’allergia, l’intolleranza può essere transitoria e con una dieta specifica si può curare in tutta tranquillità. Come si scopre se si è intolleranti al nichel? Nel caso in cui si abbiano dubbi al riguardo è sufficiente eseguire il pach test, che indicherà o meno la presenza di questa allergia. In fase di test viene applicato sulla pelle, normalmente della spalla, un dischetto imbevuto di nickel solfato, che in caso di allergia provoca un eritema nella zona.
Test Allergie ed Intolleranze alimentari
Per chi desidera anticipare i tempi o semplicemente per chi è particolarmente curioso ecco un test che si può tranquillamente fare a casa e che fornisce i risultati dopo appena 15 minuti, seguendo delle semplici istruzioni. L’autodiagnosi può essere effettuata su ben 59 cibi diversi. Il test è per una singola persona.
I sintomi dovuti all’allergia al nichel sono diversi e variano da persona a persona. Abbiamo già visto che le reazioni possono essere di tue tipi a seconda di come si entra in contatto con il metallo e quindi avremo dermatiti in caso di contatto vero e proprio e problemi gastrointestinali in caso di contatto con il nichel tramite cibo. Anche il livello di sensibilità di una persona influisce molto sull’intensità dell’allergia. I sintomi si dividono quindi in gastrointestinali e dermatologici.
Tra i sintomi gastrointestinali troviamo gonfiore addominale, coliche, nausea e vomito. Per i soggetti particolarmente sensibili l’allergia può provocare problemi all’intestino con conseguente malfunzionamento e quindi provocare problemi di diarrea o di stipsi, ecco perché tra i sintomi si parla anche di aumento o perdita del peso corporeo. Oppure l’allergia può essere la causa della comparsa di afte o infiammazioni varie a carico di bocca e gengive, ma anche di mal di testa, insonnia ed un malessere psicofisico generale.
Per quel che riguarda invece i sintomi dermatologici tra i più comuni troviamo dermatiti e desquamazioni. Le prime sono in assoluto il principale sintomo dell’allergia al nichel e si manifestano nella zona del corpo che è entrata in contatto con il metallo, e possono essere accompagnate da prurito più o meno intenso. Le seconde sono delle vere e proprie desquamazioni della pelle, associate a forte bruciore. Una delle caratteristiche di questa allergia oltre ad essere di contatto è che non si manifesta immediatamente, ma entro le 48 ore dal contatto con il nichel. Di norma le zone dell corpo più colpite sono il collo, i palmi delle mani, le piante dei piedi, il lobi delle orecchie ed il basso ventre. A queste due classi di sintomi più comuni, negli ultimi tempi gli specialisti ne hanno aggiunta una terza, e riguarda i dolori articolari.
Per quello che riguarda l’allergia da nichel dovuta al consumo di particolari alimenti che lo contengono, specifichiamo fin da subito che il nichel non fa parte della composizione, per capirci non è un ingrediente, del singolo alimento, ma si trova in esso a causa dell’utilizzo del metallo nei terreni, nelle tecniche di conservazione o di lavorazione degli alimenti. Ecco quindi che il nichel si trova nel suolo, rilasciato dalle centrali elettriche e dagli inceneritori di rifiuti e di conseguenza è presente in molti cibi, soprattutto vegetali e pesci, ma anche in quelli confezionati. Ecco un elenco dei cibi da evitare perché contengono elevate quantità di nichel:
Cioccolato e cacao in polvere. Il cioccolato contiene 2,6 microgrammi di nichel per grammo, il cioccolato al latte 1,2 e il cacao in polvere 9,8;
Anacardi. Gli anacardi contengono 5,1 microgrammi di nichel per grammo;
Pomodori e ortaggi. Tra gli ortaggi più ricchi di nichel ci sono i pomodori, ma asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio e altri ortaggi;
Spinaci. Gli spinaci contengono 0,30 microgrammi di nichel per grammo;
Legumi e frutta secca. I fagioli rossi contengono 0,45 microgrammi di nichel per grammo, ma è bene limitare anche lenticchie, ceci, soia, noci, nocciole e mandorle;
Cibi in scatola. I cibi aumentano il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette;
Cereali. Tra i cereali più ricchi di nichel troviamo l’avena, il mais, il miglio e il grano saraceno;
Frutti di mare e pesce. Tra le maggiori fonti di nichel ci sono i frutti di mare e il pesce soprattutto ostriche, salmone, gamberi e alle cozze.
Come abbiamo visto i cibi che contengono tracce più o meno elevate di nichel sono veramente tanti e diventa impossibile seguire una dieta equilibrata se venissero tolti tutti, il consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista dietologo in caso di allergia o intolleranza al nichel, così da poter ricevete tutti i suggerimenti utili per evitare i cibi più dannosi.
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Nichel. Consigli e ricette per affrontare intolleranza e allergia
L’autrice del testo, Alessandra Cremonini, soffre di celiachia ed ha realizzato un interessante manuale che indica quali sono i cibi assolutamente da evitare e quelli invece che possono essere reintegrati nell’alimentazione, dopo un periodo di disintossicazione. Tantissime le ricette presenti, all’incirca 90, per ritrovare l’equilibro perfetto tra mente, corpo e salute.
Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo!
Tiziana Colombo è l’autrice di questo libro ed è intollerante al nichel. Così invece di scoraggiarsi ha iniziato a studiare e a confrontarsi con gli specialisti della materia per dar vita a questo libro, che racconta lo scoraggiamento iniziale, ma anche la sua tenacia e la sua passione per la cucina, attraverso delle fantastiche ricette per chi come lei è intollerante al nichel.
Sindrome da allergia sistemica al nichel
Questo libro assomiglia molto ad un testo universitario che descrive la Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS), per capire come mai si è assistito ad una aumento così vistoso di questa allergia e delle dermatiti ad essa collegate e cosa si può fare per migliorare questa situazione.
Nichel Free per una vita migliore/strong>
E dopo il termine ormai diventato di uso comune gluten free e cioè le ricette dedicate ai celiaci ecco il nichel free, con 80 ricette a basso contenuto di nichel ma anche tanti consigli ed informazioni utili su cosmetici e prodotti per l’igiene personale a bassissimo contenuto di nichel.
Concludiamo questa guida dedicata all’allergia al nichel con un rimedio casalingo per scoprirla in caso di dubbio. Posizionare una moneta da 1 centesimo di euro sulla pelle, fermandola con un cerotto o un prodotto simile e lasciatela a contatto con la pelle per 48 ore. Trascorso questo tempo se una volta tolto il cerotto si notano degli sfogli o delle parti gonfie, probabilmente c’è un’allergia al nichel ed è quindi meglio rivolgersi al proprio dermatologo o medico di fiducia.