Allattamento misto, definizione e caratteristiche
L’integrazione dell’allattamento al seno con il biberon viene definito allattamento misto o complementare.
Le tipologie di allattamento complementare sono due:
- complementare: prevede l’assunzione di latte in entrambe le metodologie nello stesso pasto. Generalmente si utilizza il metodo della doppia pesata per valutare la quantità di liquido ingerito dal seno materno e nel caso in cui la quantità non sia sufficiente, la si integra con latte artificiale o latte materno precedentemente estratto.
- alternato: che consiste nell’alternanza tra le poppate al seno il nutrimento con Biberon.
Quando si utilizza l’allattamento complementare?
- Quando il latte materno non è sufficiente per dare al bambino l’apporto nutrizionale necessario questo può provocare una crescita insufficiente, sonno insufficiente o al contrario eccessiva debolezza. In questi casi, dopo aver valutato attentamente la situazione ed esservi consultate con il vostro pediatra di fiducia è opportuno effettuare un’integrazione al latte materno.
- Nei primi mesi di vita non è raro che il bimbo per eccessiva voracità o per posture errate in fase di allattamento non riesca a succhiare a sufficienza o che si creino dei problemi a livello mammario ( ragadi, ingorghi, mastiti etc…). In questi casi è bene far riposare il seno materno e alternare poppate al seno con pasti al biberon può rivelarsi una soluzione ottimale, seppur temporanea.
- Sempre più spesso le neo mamme riprendono rapidamente i ritmi e le attività frenetiche tipiche dello stile di vita odierno. Non è raro che la pausa dalle attività lavorative sia piuttosto breve. Anche in questo caso è consigliabile un allattamento misto. Potreste estrarre il latte materno e conservarlo garantendo così al vostro bambino tutti i principi nutritivi e i vantaggi dell’allattamento al seno anche nei periodi di assenza.
I sensi di colpa materni
Se l’allattamento complementare è un problema
Ci hanno spiegato in molte occasioni l’importanza dell’allattamento al seno sia dal punto di vista nutrizionale e di difesa dell’ organismo sia dal punto di vista emotivo e psicologico. Consce della notevole importanza di questo gesto molte mamme che ricorrono all’allattamento misto o complementare soffrono di sensi di colpa. Non preoccupatevi! Si tratta di una reazione emotiva tipicamente femminile e molto comune. In realtà la cosa più importante è garantire al neonato una dieta corretta che gli consenta di crescere in modo adeguato.
La ricerca di autonomia e auto realizzazione di una donna non sono in contrapposizione con l’istinto materno e l’affetto verso i figli. Una mamma consapevole del suo valore, realizzata e fiera di se sarà in grado di passare del tempo di qualità con il bambino, di dedicargli l’attenzione e la serenità che merita. Al contrario la rinuncia obbligata al lavoro o alla realizzazione dei propri obiettivi potrebbe portare ad uno stato depressivo o di frustrazione. Se per voi il lavoro, l’attività, gli impegni professionali sono importanti e vi permettono di vivere meglio è sicuramente preferibile utilizzare l’allattamento misto; (magari provvedendo a estrarre il latte materno) e rispettare le esigenze di entrambi.
L’allattamento misto è quindi un’ottima soluzione nel caso in cui non è possibile effettuare il solo allattamento al seno, è un modo per garantire a vostro figlio i vantaggi del latte materno senza trasformare l’allattamento a richiesta in un obbligo.
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