Allattamento dopo l’anno: è giusto continuare?

Allattamento prolungato, allattamento dopo il primo anno: è vero che può provocare problemi psicologici?

Allattamento dopo l’anno: è giusto continuare? Se nei secoli scorsi allattare fino ai 2/3 anni di età del bambino era la norma oggi sull’argomento ci sono numerosi dibattiti e opinioni contrastanti. Allattare al seno dopo l’anno fa bene al bambino? Si tratta di allattamento morboso? Quali sono le ripercussioni a livello psicologico dell’allattamento prolungato?

Allattamento dopo l’anno

Cosa raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità in merito all’allattamento dopo l’anno? L’organizzazione, come è noto, raccomanda il solo esclusivo allattamento al seno per i primi sei anni di vita e invita le donne ad allattare fino ai 2 anni ed oltre. Proprio su questa raccomandazione, sono sorti i più accesi dibattiti. Prima di tutto fra chi non può, per vari motivi, allattare al seno e poi fra chi sostiene che, allattare dopo l’anno di vita del bambino, deve essere una libera scelta della mamma.

Non ci sono studi che parlano di un qualche danno per il bambino in caso di allattamento dopo l’anno, quindi se medici o familiari dovrebbero evitare di dare consigli alla donna che decide invece di continuare ad allattare. Per chi invece sostiene che l’allattamento prolungato produrrebbe disagi psicologici per il bambino e per la mamma, anche su questo delicato argomento, non ci sono studi scientifici che hanno confermato una tale teoria.

Al contrario si è notato come un bambino allattato più a lungo all’asilo è più sicuro di sé, questo perché nel suo piccolo ambiente familiare ha tutto il conforto necessario grazie proprio al momento di allattamento che ancora vive con la mamma. Inoltre il latte materno, oltre alle innumerevoli proprietà che tutti conosciamo, è importantissimo per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino. Esso infatti contiene delle molecole che hanno effetti positivi su di esso.

Allattamento morboso

L’allattamento oltre ad essere la via principale di nutrimento del bambino è anche un momento molto intimo tra la mamma ed il suo piccolo. Proprio attraverso di esso infatti, mamma e figlio iniziano a conoscersi, entrano in contatto e crescono insieme. Se questo momento ha tutte queste caratteristiche è positivo, ovvero la poppata è da intendersi come un momento speciale, magico per mamma e bebè.

Spesso però le mamme che allattano oltre il limite sono il bersaglio di critiche, anche feroci, da parte dell’ambiente circostante e questo destabilizza l’armonia familiare.

Si parla di allattamento morboso, ovvero di un momento in cui la mamma è a completa disposizione del bambino e questo andrebbe a compromettere l’indipendenza del bambino. Questo avrebbe delle ripercussioni sul nucleo familiare: marito trascurato, figli grandi nel lettone tutte le sere, seni sciupati e poco attraenti e così via. In realtà allattare un bimbo, dai più considerato grande, deve essere solo ed unicamente una scelta della mamma, ovvero della protagonista principale. Se poi emergono dei problemi al rapporto di coppia, che hanno come scusa l’allattamento, forse la causa di essi è da ricercare in altro.

Allattamento prolungato problemi psicologia

Oltre ai possibili problemi di coppia, c’è chi sostiene che l’allattamento prolungato comporterebbe dei problemi di natura psicologica. Le statistiche, confermano un dato e cioè che il bambino non sente più il bisogno di attaccarsi, verso i 3 anni e cioè quando il sistema nervoso centrale è giunto a completa maturazione.

Se da un punto di vista prettamente nutritivo l’allattamento prolungato non comporta alcun tipo di problema, da un punto di vista psicologico, o meglio sociale, esistono. Forse chi deve fare i conti con un po’ di stress e stanchezza, dovuti a risvegli notturni o altro, per un lungo periodo, è proprio la mamma. Allora in questo caso è vivamente consigliato smettere e cercare di ritornare ad una certa serenità e tranquillità emozionale e psicologica, per continuare il percorso di crescita con il proprio bambino, in maniera naturale.

Smettere di allattare a volte può risultare molto difficile. Gli esperti consigliano di ridurre gradualmente le poppate, eliminandone una ogni tre giorni. Se il bambino cerca il seno della mamma, il trucco è cercare di farlo distrarre con giochi, passeggiate o attività varie. La poppata del mattino è l’ultima che deve essere eliminata.

Infine, e questo è sempre valido, ogni mamma conosce benissimo il proprio figlio e solo lei è in grado di decidere e di valutare cosa è meglio fare per una crescita sana e serena.

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