Nella fase dell'adolescenza, i genitori hanno paura che il loro rapporto con i figli cambi. Davanti a questi cambiamenti, il genitore deve imparare a gestire il cambiamento.
Spesso i genitori che si trovano ad affrontare la fase dell’adolescenza temono come potrebbe cambiare il loro rapporto con i figli. L’adolescenza mette in moto dei cambiamenti importanti a livello psicofisico ed è certamente un’età delicata, tanto per chi la affronta in prima persona, ma anche per chi la vive in casa.
A livello pratico, l’adolescenza si manifesta nella ridefinizione del modo di relazionarsi che caratterizza il rapporto genitori-figli. Ad ogni modo, l’adolescenza comporta molte novità che, qualora affrontate con lo spirito giusto, possono rendere il rapporto più stimolante, interessante e profondo. Il prerequisito fondamentale però è riuscire a gestire il cambiamento. Vediamo di seguito alcune delle dinamiche di cambiamento che possono innestarsi con l’arrivo dell’adolescenza e perciò influenzare la relazione genitori-figli.
Sebbene i genitori pensano che l’adolescenza comporti una trasformazione unilaterale da parte del figlio, in realtà non è così. Sono moltissime le ricerche sperimentali in ambito di psicologia relazionale che mostrano come i giovani adolescenti percepiscano in modo chiaro la mutualità del cambiamento. Ciò significa che le trasformazioni nell’adolescente si traducono nella difficoltà per i genitori di gestire quel che sta accadendo. Senza contare che, quando gli adolescenti si sentono coinvolti in eventi familiari indesiderati che ne alterano l’esistenza, come un trasferimento o il divorzio dei genitori, in questi anni tutto può essere doloroso.
Per avere uno sguardo più comprensivo nei confronti dei propri figli basta pensare che si trovano ad affrontare alcune perdite importanti. Infatti, l’adolescenza segna la separazione dall’infanzia. Attraverso le parole e le azioni, il giovane afferma di non voler essere più definito come un bambino piccolo. Si tratta di un momento difficile, che si riflette nelle modalità di comunicazione. Oltre a dover lasciar andare giochi familiari e la tranquillità dell’infanzia, gli adolescenti si trovano a vedere con occhi nuovi i genitori che prima avevano idealizzato. Ora tutto ruota attorno alla nuova libertà adolescenziale e ciò modifica il rapporto da entrambe le parti.
Per navigare periodi stressanti e ricchi di novità, le persone creano aspettative, cercando di prevedere eventi. Non sarebbe umano non avere aspettative, poiché esse ci aiutano nella vita normale: tuttavia, farvi troppo affidamento può essere persino pericoloso.
Nello specifico, un adolescente in crescita non è più un bambino e i genitori devono prenderne atto senza ricorrere a pregiudizi. Se rifiutano i cambiamenti dell’adolescente, poiché si discostano da quel che conoscevano prima, i genitori sono a rischio di reagire eccessivamente.
Per evitare che ciò avvenga, è necessario che i genitori riformulino le proprie aspettative per conformarsi allo sviluppo degli adolescenti. In altre parole, per stare al passo con un adolescente, devono seguire la traiettoria della curva di crescita del figlio.
Infine, se un genitore prende in considerazione che l’adolescente può diventare più distante, meno affettuoso e meno apertamente comunicativo, avrà minori probabilità di provare ansia, rabbia o delusione a fronte dei normali cambiamenti dettati dallo sviluppo.