Acqua minerale per bambini: i consigli utili

L'acqua è un elemento fondamentale per l'organismo umano: qual è la giusta acqua minerale per i bambini?

Nei mesi estivi, quando le temperature tendono ad alzarsi, i più piccoli corrono il rischio di disidratarsi molto più facilmente degli adulti. Per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti mentre si è in vacanza al mare o semplicemente mentre si è a casa, è opportuno capire quale sia la migliore acqua minerale per bambini.

Acqua minerale per bambini

Scegliere la giusta acqua minerale per i bambini è una decisione importante, che va presa con consapevolezza. Non tutte le acque sono uguali, sia quando si parla di acqua di rubinetto o in bottiglia. I dubbi dei genitori sono veramente tanti, anche su banalità che spesso si danno per scontate, ed è quindi opportuno fare un po’ di chiarezza. Una corretta alimentazione di un bambino di qualsiasi età deve comprendere un adeguato apporto di acqua e sali minerali. La quantità d’acqua, invece, dipende strettamente dall’età, dalle condizioni di salute, dall’eventuale attività fisica svolta e dalle circostanze ambientali. Il neonato e il lattante hanno bisogno di un fabbisogno d’acqua maggiore rispetto alle età successive perché la composizione corporea è diversa e quindi anche la crescita. Il ricambio dei liquidi, infatti, in questa fascia è molto più alta. Successivamente, però, il fabbisogno di acqua non si calcola più in base al peso ma all’età. In particolare:

  • 600-900 ml al giorno per bambini da 1 a 5 anni;
  • 1100 ml al giorno durante l’età scolare;
  • 1500-2000 ml al giorno durante l’adolescenza.

Come leggere l’etichetta dell’acqua

Non tutte le acque minerali sono uguali. Per questo, molta attenzione va fatta nella scelta dell’acqua minerale destinata in particolare ai neonati e ai bambini. In particolare, perché nei primi mesi di vita i reni sono ancora immaturi e necessitano di acque poco mineralizzate. Per tutti questi motivi, è importante imparare a leggere l’etichetta dell’acqua. Come fare? Innanzitutto, verificare che sia scritta l’indicazione “acqua minerale naturale” e diffidare da altre diciture come “acqua di sorgente o da bere” perché significa che quell’acqua non presenta le proprietà salutistiche riconosciute dal Ministero della Salute. Sull’etichetta devono essere facilmente riconoscibili:

  • il nome della sorgente;
  • la composizione analitica;
  • la data di imbottigliamento;
  • il laboratorio che ha effettuato le analisi;
  • il numero di identificazione del lotto.

La composizione analitica è molto importante, perché indica quali e quanti sali minerali sono presenti in quell’acqua. Calcio, sodio, fluoro, ferro, e altri ancora, non essendo prodotti dal nostro corpo, devono essere assunti con l’alimentazione. Il loro fabbisogno giornaliero dipende dall’età del bambino e quindi in base a ciò si deve scegliere un’acqua minerale adeguata. Per quanto riguarda il sodio in particolare, recenti studi hanno dimostrato che l’eccessiva assunzione è legata all’insorgenza di ipertensione in età adulta. Pertanto, il Ministero della Salute, a scopo preventivo, raccomanda l’uso di un’acqua con meno di 20 mg/l.

L’importanza del residuo fisso

Il dato che indica la quantità di sali minerali presenti in un determinato tipo di acqua è il cosiddetto residuo fisso. Esso, infatti, permette di classificare le acque in:

  • minimamente minerali, residuo fisso inferiore a 50 mg/l, molto leggere e adatte a ricostituire il latte in formula;
  • oligominerali, residuo fisso fino a 500 mg/l, ottime durante lo svezzamento;
  • minerali, residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l, adatte dopo l’anno d’età;
  • ricche di sali minerali, residuo fisso superiore a 1500 mg/l, prescritte dal medico in particolari situazioni.

Naturalmente, l’allattamento al seno, fino ai 6 mesi, soddisfa tutti i fabbisogni del neonato e del lattante. Per questa ragione, se l’allattamento è esclusivo, non è necessario somministrare altre acqua o altre bevande.

Tag: acqua
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