Tra i disturbi metabolici nei bambini, l'acetone è uno dei più frequenti e causa mal di testa, vomito e spossatezza. Quali sono i sintomi?
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Non è raro che i bambini che hanno un’età compresa tra i 5 e i 6 anni, dopo una festa di compleanno, o semplicemente in seguito a una piccola scorpacciata, risultino privi di appetito e un po’ svogliati. Allo stesso modo non è raro che in conseguenza di un’abbuffata facciano comparsa febbre e vomiti e l’alito dei piccoli cominci a diventare acidulo e dall’odore a tratti dolciastro. Tutti questi sintomi segnano la comparsa dell’acetone, certamente tra i disturbi più comuni che colpiscono i bimbi. Cosa fare per far rientrare il problema? Prima ancora di dare una risposta a questa domanda è necessario individuare il motivo della presenza dell’acetone.
In primo luogo è bene sapere che spesso l’acetone si manifesta a causa di un metabolismo dei grassi che non ha ancora raggiunto la sua fase matura. Detto altrimenti, la comparsa della sintomatologia connessa alla presenza dell’acetone è da legarsi a quel particolare momento in cui il corpo del bimbo esaurisce le riserve dei carboidrati e inizia a bruciare i grassi. Questo passaggio non fa che innalzare il livello di sostanze tossiche nel sangue del bambino. Si tratta di sostanze che non riescono a essere smaltite facilmente dall’organismo a causa delle condizioni particolari in cui esso si trova. Ma quali le cause scatenanti alla base questo stato? Possono essere molteplici. Tra queste: un improvviso innalzamento della temperatura corporea, un’alimentazione disordinata o un digiuno, la contrazione di una malattia infettiva o, più banalmente, un’emozione intensa.
Sebbene si sia portati a ricondurre le cause del disturbo solo a un modello alimentare errato, possiamo affermare con certezza che chi sostiene quest’ipotesi cade in una vera e propria banalizzazione del problema. Infatti, i motivi che scatenano l’acetone possono essere anche di natura psicologica. Non è un caso che a essere colpiti maggiormente da questo disturbo siano i bimbi introversi e particolarmente timidi. Lo stato d’ansia connesso alla difficoltà di espressione emotiva determinerebbe un’accelerazione metabolica che nei fatti porta l’organismo del bambino a esaurire subito la propria riserva di carboidrati. Non è tutto. A detta di taluni pediatri, l’acetone colpisce i bimbi più magri. Secondo questa lettura, la mancanza di appetito sarebbe legata a un meccanismo difensivo in base al quale il fanciullo tende a contrastare l’imminente crisi data dall’accumulo di sostanze tossiche nel sangue con il rifiuto del cibo.
Ma quali sono le più tipiche spie connesse alla comparsa dell’acetone nei bambini? Ce ne sono diverse. Tra queste: la presenza di un’accentuata alitosi acido-dolciastra, l’emicrania, i vomiti e il mal di pancia, la sonnolenza, il viso pallido con occhiaie, la costipazione.
Ma qual è il rimedio per contrastare questo disturbo? Sicuramente il passo da compiere è quello di far bere molto il bambino e di adottare un regime alimentare sano, privo di grassi di origine animale, uova, insaccati, di latte e di latticini. Di contro, sono da inserire in dieta una buona porzione di verdura di stagione, preferibilmente cotta al vapore. I frutti dell’orto sono importanti affinché l’organismo del bambino si giovi di un buon carico di vitamine, oligo elementi e sali minerali. Assolutamente da introdurre anche i cibi dolci. Fondamentali la carne bianca e il pesce, oltre che il riso e la pasta. Gli ultimi due però devono conditi in maniera semplice. Via a libera all’olio extravergine d’oliva.
Come ben sappiamo i bambini aspettano con ansia il momento della merenda, per renderlo gustoso e salutare è sufficiente una fetta di pane e marmellata, oppure una buona macedonia fresca arricchita con miele o zucchero di canna. E da bere? Da bere largo spazio a spremute e succhi di frutta, tè e camomilla zuccherati. Durante questa dieta può altre-sì accadere che il bambino accusi forti attacchi di nausea, quando ciò si verifica è necessario interrompere immediatamente l’alimentazione solida per sostituirla con una dieta idrica ricca di acqua, bevande zuccherate e tè. La nausea può altre-sì essere placata con l’ausilio del miele.