E’ importante imparare a riconoscere i sintomi gravidici, segnali utili e rivelatori per le future mamme.
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Mamme in attesa? Ecco come riconoscere i sintomi gravidici più comuni. Spesso sono evidenti fin dalle prime settimane sotto forma di piccoli fastidi che si manifestano con differente intensità da donna a donna e persino da gravidanza a gravidanza nella stessa donna. E’ importante ascoltare il proprio corpo per imparare a riconoscere i sintomi gravidici, segnali utili e rivelatori per affrontare con maggior serenità il test di gravidanza. Ma attenzione, si può essere incinta anche senza avere nessuno dei sintomi gravidici, che potrebbero appariranno successivamente.
Prima del ciclo in arrivo e subito dopo il concepimento si possono iniziare a percepire i segnali di una gravidanza in corso, che sono causati dagli ormoni che si attivano in seguito alla fecondazione dell’ovulo. Un esempio? L’ormone Beta hCG, che stabilisce la positività del test di gravidanza, è responsabile di alcune trasformazioni nel corpo della donna. Gonfiore al seno ed all’addome, stanchezza e sonnolenza, prime nausee mattutine, aumento della frequenza dello stimolo urinario sono alcuni tra i principali sintomi gravidici che possono insorgere nelle donne in attesa di un bebè, ma il primo è il mancato arrivo delle mestruazioni.
L’amenorrea (assenza delle mestruazioni) è, tra i sintomi gravidici, il segno più importante e significativo di un’iniziale gravidanza, soprattutto se il ciclo della donna è sempre stato regolare e si sono avuti rapporti nel periodo fertile. In circa il 6-7% di tutte le donne gravide si possono invece manifestare perdite ematiche di colore rosso vivo o scuro, di solito causate dall’annidamento dell’embrione nell’endometrio, la mucosa che riveste internamente l’utero, e si definiscono, pertanto, “perdite da impianto”.
Il processo, che dura circa una settimana, fa confondere la futura mamma che non si rende conto di essere incinta fino al mese successivo. Un’altra possibile causa di spotting, ossia di piccole perdite ematiche, è la rottura dei capillari del collo dell’utero, la cui irrorazione aumenta per effetto degli ormoni della gravidanza. Spesso si tratta di un sanguinamento di minima entità, che si verifica di solito dopo un rapporto sessuale. Non deve allarmare, a meno che la perdita non sia consistente, caso in cui è opportuno avvertire subito il ginecologo.
Tra i sintomi gravidici più diffusi vi è il turgore mammario, che è molto confondibile con quello premestruale. Con il procedere delle settimane di gravidanza il seno tende ad ingrossarsi per l’azione di estrogeni e progesterone; in alcuni casi può dare senso di dolore ed irritabilità ai capezzoli, le vene delle mammelle diventano più evidenti, l’areola mammaria assume una colorazione più scura e sulla sua superficie compaiono dei piccoli rilievi, i cosiddetti tubercoli del Montgomery, delle particolarissime ghiandole che nel corso dell’allattamento secernono una sostanza lubrificante e disinfettante. Si tratta, però di cambiamenti che si verificano lentamente, nell’arco dei nove mesi.
Nausea e vomito sono i sintomi gravidici più diffusi tra le donne e tendono a terminare dopo il primo trimestre. Un odore particolarmente gradevole o abituale può diventare fastidioso o provocare addirittura una sensazione di disgusto che provoca la nausea. Capita spesso con il caffè, la nicotina, il pesce, ma anche profumi e deodoranti. Alla nausea si accompagna spesso un senso di spossatezza e sonnolenza, sintomi gravidici di due fasi distinte: le prime e le ultime settimane. Nel terzo trimestre, l’affaticamento è dovuto al peso dell’utero gravido, all’impegno richiesto all’organismo materno per nutrire e rifornire di ossigeno il feto e, talvolta, all’insonnia o alla cattiva qualità del sonno della futura mamma. Nei primi mesi, invece, è una conseguenza dei cambiamenti metabolici indotti dagli ormoni per preparare l’organismo della donna ad accogliere il nascituro.
La futura mamma può avvertire un senso di tensione e gonfiore all’addome accompagnato da crampi. Per attenuare il fastidio che questi primi sintomi di gravidanza possono provocare, è consigliabile indossare biancheria ed abiti comodi, evitando quelli che comprimono pancia e seno. Utile è un controllo della pressione sanguigna, perché potrebbe trattarsi di un sintomo di ritenzione idrica associata ad ipertensione.
È tra i sintomi gravidici più diffusi, soprattutto nelle prime settimane. La causa va sicuramente ricercata nella tempesta ormonale che si verifica all’inizio della gestazione, ma il mal di testa può anche essere determinato dall’aumento della pressione sanguigna, disidratazione, anemia, difficoltà del sonno, mancanza di zuccheri, stress e stanchezza tipica della gravidanza. Se il mal di testa è molto forte si può assumere una compressa di paracetamolo, uno dei pochi farmaci che possono essere assunti in gravidanza, mentre sono assolutamente sconsigliati tutti i Fans e gli antidolorifici.